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 A sentenza il processo sui veleni nell'ex base Nato, attiva per 40 anni con 600 operatori dell'Aeronautica: 18  le vittime dell'esposizione già riconosciute, ma sarebbero almeno altre 50Disastro radon nell'ex base Nato del monte Venda. E' stato condannato a due anni di carcere e al risarcimento di due parti civili costituite l'ex alto ufficiale della sanità militare Agostino Di Donna, 88 anni di Roma, accusato di omicidio e lesioni colpose in seguito all'esposizione al radon di alcuni militari in servizio nelle sale operative del primo Roc, un paio di chilometri di gallerie ricavate nel ventre della collina nell'area dei colli Euganei, la base militare attiva dal 1958 fino  al tramonto della guerra fredda.

La sentenza è stata pronunciata dal giudice monocratico di Padova Beatrice Bergamasco che ha condannato in solido al pagamento del risarcimento anche il ministero della difesa.

La condanna è stata pronunciata per la morte di due militari,Graziano Strazzacappa e Nicola Santacroce,ma anche per la malattia di  un terzo collega; assoluzione invece per la morte di un altro militare.

Sulla responsabilità penale nei confronti del coimputato, l'ex  capo di Stato maggiore Franco Pisano, 86 anni di Abano terme,assolto da ogni accusa.

Il pm Francesco Tonon,  titolare dell'inchiesta,aveva sollecitato due anni per entrambi. soddisfatti. Soddisfatte le parti civili rappresentate dall'avvocato Patrizia Sadocco : "È la prima sentenza del genere in Europa alla quale siamo arrivati in primo grado dopo una battaglia lunga e piena di ostacoli. Per il mondo militare era impossibile pensare che qualcuno fosse responsabile per la morte o le malattie che hanno colpito decine centinaia di militari in servizio al Monte venda". Il processo ha riguardato solo la posizione di 4 militari ma restano  in attesa di risposta centinaia di altri casi. 

FONTE : Il Mattino di Padova

 

La sentenza è stata accolta con favore dall'UNSi Euganea (associazione sottufficiali d'Italia). Una sentenza, ha detto il Presidente Grazzini, che finalmente riconosce le nostre ragioni. Preannunciata una class action. (leggi l'articolo allegato) 

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Attualità e Politica