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In una fase di radicale riordino del SSM, la cooperazione con il SSN tenderà necessariamente ad assumere un ruolo sempre più rilevante rispetto a quello già significativo del recente passato.
Il processo di mutamento è già stato in larga misura tracciato (almeno stando a quanto programmato dalla parte militare della relazione sistemica indagata) e sembrerebbe seguire un percorso peculiare nel caso italiano rispetto ai modelli costruiti e implementati nei principali paesi occidentali. Se gran parte di quanto previsto verrà tradotto in azione, saranno state gettate le base non soltanto per una produttiva cooperazione, ma anche, e soprattutto, per una autentica integrazione nell’ambito di un sistema complesso di livello superiore, a premessa della quale appare inderogabile un netto sviluppo della stessa integrazione interna (regolamentare e, possibilmente, anche strutturale).
Fonte: Difesa