Ma per Daniele Tissone Silp Cgil, quei 74 mln sono appena l'8% delle risorse destinate a uomini e donne in divisa
"La dotazione di Roma e provincia è già di 24.000 uomini, abbiamo altri 700 militari pronti ad entrare in campo in fase di dispiegamento". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano parlando del rafforzamento della sicurezza dopo gli attentati di Parigi. Alessandro Guarasci ha sentito il segretario del sindacato di polizia Silp Cgil Daniele Tissone:
(Radio Vaticana)
R. – L’apparato è stato potenziato in termini di controlli e di vigilanze e sono decisamente aumentate; per capirci un po’, come accadde 10 anni fa, a seguito degli attentati a Londra e a Madrid nella metropolitana. C’è da dire che l’apparato info-investigativo del nostro Paese risente anche in uno scenario internazionale di questo tipo delle informazioni che possono pervenire e provenire da altri Paesi. C’è una necessità ulteriore, sempre maggiore, di uno scambio di informazioni che devono essere tempestive e devono essere all’altezza per poter prevenire eventuali atti terroristici.
D. – Abbiamo visto che parte del reclutamento è arrivato attraverso il web. L’Italia è sufficientemente aggiornata tecnologicamente per sostenere questa sfida?
R. – Diciamo che il livello di intelligence italiano è medio alto, è elevato, perché noi veniamo dall’esperienza terroristica degli anni ’80 e ’90, veniamo dalla lotta al banditismo e al sequestro di persona, quindi il nostro personale è sufficientemente preparato. Bisogna sempre però mantenere questo livello di preparazione attraverso un’adeguata formazione del personale. Noi oggi dobbiamo puntare più sull’intelligence. Se ad esempio il miliare può essere utile per la difesa del presidio, dell’obiettivo sensibile, oggi la Polizia in termini di sicurezza interna al Paese deve lavorare sempre più in qualità, sempre più sul livello info-investigativo, sulla prevenzione, sulla repressione dei reati e se e quando, una serie di controlli e di monitoraggi anche di quello che è il web Noi sappiamo che il terrorismo si avvale di questo importante portato che è la propaganda. La propaganda non significa che se noi minacciamo un attentato su Roma o su una città dell’occidente poi lo dobbiamo eseguire per forza; basta già come dire lanciare questo proclama per terrorizzare i cittadini e le persone.