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ll segretario della Silp Cgil Colapietro: "Avremmo bisogno di misure straordinarie da subito perché ogni anno abbiamo più di 3mila pensionamenti, ma nulla e ripeto, nulla è stato allocato in termini di risorse"
INTERVISTA A HUFFINGTON POST
E' il governo nato sulla parola chiave “sicurezza”, quello che più che mai, secondo le attese, avrebbe dovuto fin da subito investire nelle forze di polizia, aprire un dialogo costruttivo che secondo il racconto del segretario del Silp Cgil, Pietro Colapietro, non c'è mai stato.
“Parlavano di pacchia finita, di centralità della sicurezza e invece purtroppo stiamo drammaticamente arretrando. L'inflazione si sta mangiando gli stipendi mettendo in seria difficoltà i nostri uomini e le nostre donne, eppure, di nuovi contratti non se ne parla da anni”.
Colapietro, vi aspettavate di più dal governo di centrodestra?
Certo, soprattuto visti i proclami elettorali. Ad oggi oltre ad un breve incontro interlocutorio, non abbiamo avuto interazioni con il governo.
Nemmeno per la finanziaria?
Assolutamente no, non siamo stati presi in considerazione.
Eppure risulta che ci siano evidenti problemi di organico.
Noi a regime dovremmo essere 106mila e invece siamo solo 94mila con un'età media di 53 anni. Tutto questo a fronte di servizi che quotidianamente aumentano e di una maggiore esigenza di sicurezza. Il personale è spremuto, costretto a lavorare di notte e nei festivi andando a minare la condizione di vita del poliziotto, del suo benessere.
Cosa chiedete?
Avremmo bisogno di misure straordinarie da subito perché ogni anno abbiamo più di 3mila pensionamenti, ma nulla e ripeto, nulla è stato allocato in termini di risorse.
Ci sarà un concorso a breve?
Il concorso è stato bandito e tra poco diventerà esecutivo, ma riempiendo tutte le scuole passerà più di un anno con scarsi benefici immediati. Chiediamo concorsi con più posti disponibili e senza intaccare la formazione pretendiamo che si facciano selezioni e corsi più brevi
Visto lo stato che denunciate, immaginiamo che a rimetterci sia la qualità dei servizi..
La polizia dovrebbe basare la sua attività sulla prevenzione, ma purtroppo con questi numeri è davvero difficile. In strada ci sono meno auto e la sicurezza di prossimità viene meno. Senza considerare altri settori come gli ospedali e gli uffici passaporti che sono in emergenza. Pensate che da poco sono state istituite delle sezioni per dare un maggiore impatto investigativo alla nostra attività, ma senza nulla aggiungere in termini umani e di risorse. Sono operazioni che se non accompagnate da investimenti rischiano di essere solo di facciata.
Da quanto tempo non ci sono rinnovi contrattuali?
Abbiamo il contratto scaduto da un anno e 4 mesi per i non dirigenti, ma la cosa immorale è che l'area dirigenziale costituita da 5 anni non ha mai avuto un contratto ad hoc e l'ultima legge di bilancio non ha allocato nulla per rimediare. Poi in realtà vengono sprecate risorse per decisioni assurde.
Ci faccia un esempio..
Un contingente di 10 operatori spedito per fare un turno notturno a 500km di distanza, per poi tornare indietro una volta finito il turno
Se non si possono trovare dieci persone per una città, vuol dire che siamo in una condizione di totale disorganizzazione, siamo totalmente allo sbando. Non c'è davvero più logica nell'impiego del personale.
Quant'è lo stipendio medio di un agente e quanto sta influendo l'inflazione?
Lo stipendio senza accessori è di 1600 euro. Ma per accessori si intende lavorare anche la domenica portando a casa 12 euro in più rispetto ad un giorno normale, questo è contrario alla dignità di chi lavora. Il meccanismo di pagamento degli straordinari è assurdo.
Ci spieghi meglio..
Un'ora di straordinario viene addirittura pagata meno di quella ordinaria e senza alcuna gradualità rispetto al succedersi delle ore per premiare la stanchezza.
Con le altre sigle sindacali condividete lo stesso grido di allarme?
Su alcuni temi ci possono essere sensibilità diverse, ma su quello delle risorse c'è una visione di insieme identica.
Che iniziative avete in programma?
Annunceremo a breve uno stato di mobilitazione a partire dai territori per far conoscere le nostre difficoltà per far tornare centrale il lavoratore che con enorme dedizione cerca di dare il massimo nonostante.