Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Ieri è intervenuto, in Commissione Difesa alla Camera, il Sottosegretario Alfano per rispondere alle seguenti inerrogazioni: 5-04380 Villecco Calipari: Sulla situazione relativa all’esercizio dell’usufrutto da parte dei conduttori cosìdetti “sine titulo”, 5-04004 Duranti: Sugli accrediti alla rete intranet dell’Aeronautica militare e sulla loro regolazione, 5-04155 Rizzo: Sulla gestione dell’accesso ad internet da parte del personale tramite i terminali della Forza armata, 5-04728 Corda: Sulla servitù militare di Santo Stefano a La Maddalena.

Di seguito le risposte e le osservazioni degli Onorevoli firmatari delle interrogazioni.

Sulla situazione relativa all’esercizio dell’usufrutto da parte dei conduttori cosìdetti “sine titulo - il Sottosegretario ha detto "Con l'atto in esame l'onorevole interrogante, nel rilevare alcuni aspetti di criticità in merito all'applicazione delle norme sul canone da corrispondere da parte di particolari soggetti meritevoli di tutela, denuncia, tra l'altro, una situazione di disomogenea applicazione nelle diverse aree territoriali, dei contenuti del decreto ministeriale 7 maggio 2014, concernente il «Piano annuale di gestione del patrimonio abitativo della difesa per gli anni 2012-2013». 
Al riguardo, nel convenire circa l'iniziale erronea difformità di interpretazione da parte di alcuni Comandi, si rende noto che sono state tempestivamente diramate precise disposizioni per risolvere tali criticità. 
Per quanto concerne le norme relative all'usufrutto, si evidenzia che l'Onorevole interrogante si richiama alla mancata recezione dei contenuti delle «condizioni votate dalla Commissione Difesa della Camera dei Deputati in sede di parere sull'A.G. 32 del 2013» all'interno del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010 (TUOM); tuttavia, il parere approvato dalla IV Commissione della Difesa in merito allo schema di decreto ministeriale concernente il piano annuale di gestione del patrimonio abitativo della Difesa per gli anni 2012 e 2013 conteneva una unica condizione, puntualmente recepita nell'articolo 4, comma 4, del citato decreto ministeriale nonché alcune osservazioni. 
Si è ritenuto, al riguardo – nonostante ogni migliore predisposizione – di non poter accogliere l'osservazione relativa alle auspicate modifiche, idonee a consentire ex novo, sulla base della nuova soglia di reddito fissata con il decreto ministeriale, l'opzione a favore dell'usufrutto, in quanto l'esercizio dell'opzione dell'acquisto dell'usufrutto è consentito, a prescindere dalle soglie di reddito, ai sensi dell'articolo 404, comma 4, lettera a) del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010. 
Tanto condiviso, l'ulteriore argomento cui si ritiene faccia riferimento, per rinvio, l'interrogante – essendo i contenuti di tutte le altre osservazioni già contemplati dalle norme vigenti, o in esse recepiti – concerne la mancata attribuzione della possibilità di rateizzare l'acquisto dell'usufrutto in caso di accrescimento, in favore del coniuge o di altro membro del nucleo familiare. 
In ragione di ciò, si intende valutare l'opportunità di assumere iniziative in tal senso. 
Su un piano generale, infine, si evidenzia che con le disposizioni di cui al citato decreto di gestione annuale 7 maggio 2014, il Governo ha inteso dettare la disciplina relativa al regime «transitorio» degli utenti che hanno perso il titolo alla concessione dell'alloggio, con esclusivo, circoscritto riferimento a quelli tali alla data del 31 dicembre 2010, nonché individuare limitate categorie ritenute meritevoli di tutela, al verificarsi di particolari condizioni. 
Con ciò si è voluto assicurare che per i soli sine titulo storici sussistesse la garanzia per il mantenimento delle condizioni maturate a quella data. 
Il Dicastero sta, ora, predisponendo l'adozione del decreto di gestione alloggi per il 2015.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) rammenta che la vicenda di cui si occupa l'interrogazione a sua prima firma, ma sostanzialmente condivisa da tutti i gruppi, si trascina da lungo tempo ed è stata affrontata dall'Amministrazione della difesa con un atteggiamento che ha lasciato assai perplessi. 
Si sofferma, quindi, sul parere espresso dalla Commissione difesa della Camera dei deputati sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di revisione in senso riduttivo dell'assetto strutturale e organizzativo delle Forze armate (Atto del Governo n. 32), rilevando come in quella occasione fossero state approvate alcune condizioni che chiamavano il Governo ad ampliare la fascia di tutela reddituale individuata dal decreto, nonché le categorie di soggetti rientranti nella cosiddetta fascia protetta. 
Osserva, quindi, che, se il decreto del ministro della difesa del 7 maggio 2014, concernente il piano annuale di gestione del patrimonio abitativo della difesa per gli anni 2012-2013, ha contribuito a schiarire il quadro di riferimento, accogliendo alcune indicazioni provenienti dalla Commissione difesa della Camera, dall'altra parte, è anche vero che si sono verificate difformità di interpretazione da parte di alcuni comandi locali, accentuate dalla tardiva pubblicazione sullaGazzetta Ufficiale del decreto stesso, avvenuta soltanto nel successivo mese di luglio. 
Pur cogliendo, quindi, le aperture manifestate dal rappresentante del Governo nella risposta, ritiene questa insoddisfacente e chiede che vengano compiuti ulteriori sforzi, in particolare attraverso l'avvio di un confronto in Commissione sulla questione degli alloggi della difesa.

Riguardo all'interrogazione dell'On. Duranti - Sugli accrediti alla rete intranet dell'Aeronautica militare e sulla loro regolazione - "Secondo quanto riferito dallo Stato Maggiore dell'Aeronautica, la rete intranet di Forza armata (AERONET) si configura quale veicolo di servizi telematici a carattere logistico-amministrativo e fornisce ai suoi utilizzatori, oltre a specifiche applicazioni per l'automazione dei processi di lavoro, anche funzionalità realizzate con le tecnologie di internet, tra cui l'accesso alla posta elettronica. 
Per alcune tipologie di utenti, in funzione della loro attività istituzionale, è previsto inoltre l'accesso alla navigazione su alcuni siti web pubblici; tale possibilità è regolata da linee guida applicate anche attraverso l'utilizzo di strumenti di controllo automatici che filtrano l'accesso verso la rete pubblica, imponendo precise limitazioni, in attuazione della Direttiva n. 2 del 2009 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la semplificazione e la pubblica amministrazione. 
Tali limiti alla «navigazione» su internet, periodicamente rivisti per adeguarli alle esigenze di Forza armata e che escludono la possibilità di raggiungere il sito internet citato dall'onorevole interrogante, vengono fissati per evitare la trattazione di materie non correlate alla missione assegnata. 
D'altra parte non risulta sia possibile realizzare tecnicamente alcun meccanismo automatizzato di accredito dei siti weballa rete AERONET che sia basato sulla sola oggettività della informazione. L'Aeronautica, peraltro, ha allo studio alcune iniziative finalizzate a un controllo più accurato degli accessi ad internet dalla rete AERONET, tra le quali la costituzione di un Board Etico incaricato di effettuare valutazioni di merito basandosi sulle direttive emanate in materia. 
Per quanto concerne, infine, la presunta configurazione di un conflitto di interessi, essendo ancora in corso l'accertamento relativo ai soggetti richiamati dall'interrogante, solo all'esito delle necessarie verifiche sarà possibile fornire riscontro allo specifico quesito posto.

 Donatella DURANTI (SEL) si dichiara insoddisfatta della risposta, che non individua la soluzione al problema di rendere accessibili dalla rete intranet dell'Aeronautica militare una serie di siti di interesse generale. Apprezza quindi l'impegno volto ad incrementare i siti e le informazioni accessibili, ma evidenzia che la soluzione al problema sarebbe dovuta già arrivare, e in tempi più rapidi.

Riguardo all'Interrogazione dell'On. Rizzo - Sulla gestione dell'accesso ad internet da parte del personale tramite i terminali della Forza armata - il Sottosegretario riferisce "La «Direttiva per la gestione dell'accesso ad internet in Aeronautica Militare», oggetto dell'atto in discussione, riguarda, principalmente, i siti internet consultabili mediante l'utilizzo dei terminali connessi alla rete informatica della Forza armata. 
Tale direttiva, come già indicato dall'Onorevole interrogante, individua i criteri in base ai quali vengono selezionati i siti a cui è possibile accedere, ovvero: 
la rilevanza dei siti medesimi per le finalità istituzionali dell'Aeronautica Militare; 
l'interesse generale dei servizi e delle informazioni; 
la sicurezza e l'affidabilità del sito; 
i costi in termini di banda trasmissiva.

Con riferimento alla asserita violazione delle previsioni di cui all'articolo 9 della legge n. 382 del 1978, confluite nell'articolo 1472 del Codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010, si rappresenta che la direttiva in questione non pregiudica la libertà del militare di manifestare i propri pensieri, ma individua esclusivamente i siti ai quali il dipendente può accedere utilizzando materiale dell'amministrazione durante le ore di servizio. 
Infine, nell'evidenziare che, secondo quanto riferito dall'Aeronautica Militare, i citati siti delle Confederazioni sindacali della C.G.I.L. e della C.I.SL. sono già accessibili dalle utenze in rete, si osserva che l'elenco dei siti internet consultabili è in continuo aggiornamento, anche e soprattutto grazie ai preziosi suggerimenti e contributi degli stessi utilizzatori della rete".

 Massimo ARTINI (Misto-AL), replicando in qualità di cofirmatario dell'interrogazione in titolo, osserva che la risposta fornita dal rappresentante del Governo presenta alcune discrepanze rispetto a quanto appena risposto all'interrogazione della collega Duranti, vertente su un tema analogo. Premesso poi che sarebbe stato possibile per il Governo verificare se alla data dell'interrogazione fosse precluso l'accesso ai siti delle organizzazione sindacali indicate nell'interrogazione, rileva come l'esistenza di una lista di siti inibiti violi l'articolo 9 della legge n. 382 del 1972, in materia di principi di disciplina militare: infatti tale articolo espressamente sancisce per il personale militare la libertà di espressione del pensiero e questa si realizza oggi anche attraverso il mezzo informatico e la rete internet. Si dichiara pertanto insoddisfatto della risposta.

Riguardo all'Interrogazionedell'On. Corda - Sulla servitù militare di Santo Stefano a La Maddalena - "Con decreto del 20 ottobre 2014 è stata approvata, in via definitiva, l'imposizione quinquennale della servitù militare, per il periodo 2014-2019, a protezione del deposito munizioni di Guardia del Moro, sito sull'isola di Santo Stefano nell'arcipelago della Maddalena. 
La necessità di tale imposizione risiede nell'esigenza di mantenere i vincoli a protezione e a garanzia del rilevante interesse pubblico di disporre di un luogo sicuro e adeguato sotto il profilo tecnico operativo e della collaborazione strategica, che tocca anche profili di sicurezza generale e di tutela dell'incolumità, sia di terzi che dello stesso personale impiegato nelle attività operative del deposito munizioni di Guardia del Moro. 
A seguito della notifica del decreto impositivo di servitù, in data 21 ottobre 2014, il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, ha chiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il riesame del provvedimento, ai sensi dell'articolo 322, del Codice dell'ordinamento militare. 
Solo all'esito della relativa determinazione da parte della Presidenza del Consiglio, il dicastero sarà in grado di fornire maggiori informazioni di dettaglio"

Emanuela CORDA (M5S) osserva come la risposta fornita dal rappresentante del Governo non affronti il quesito dell'interrogazione e si limiti a dare notizia della nuova imposizione della servitù militare sul deposito munizioni di Guardia del Moro. Richiama la forte contrarietà che è stata espressa sia dal Comitato paritetico misto per le servitù militari, sia dal sindaco de La Maddalena riguardo alla nuova imposizione, e sottolinea come il territorio interessato dalla servitù rappresenti un patrimonio importantissimo per la comunità locale e come la servitù stessa fosse oramai scaduta da oltre un anno. Per tali ragioni sui dichiara insoddisfatta della risposta.

Argomento: 
Parlamento