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Pensione anticipata: modificata la Fornero
Per lasciare il lavoro in anticipo, rispetto alla pensione di vecchiaia, gli uomini, per tutto l’anno 2015, devono avere almeno 42 anni e 6 mesi di contributi, mentre alle donne bastano 41 anni e 6 mesi.
Ma dal 2016 l’adeguamento dei requisiti pensionistici alla speranza di vita aumenta di 4 mesi, per cui il requisito salirà a 42 anni e 10 mesi per gli uomini, mentre per le donne sarà 41 anni e 10 mesi.
La novità però è che, dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, il sistema di penalizzazioni previste dalla legge Fornero per chi raggiunge questo minimo contributivo e va in pensione con meno di 62 o 60 anni, è stato abolito.
Infatti il comma 113 della legge di stabilità n. 190 del 23.12.2014, prevede che coloro che hanno raggiunto il minimo contributivo (42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne per il 2015, come detto) vanno in pensione con l’assegno pieno, cioè senza la decurtazione dell’1% o 2% annuo per tutti gli anni prima dei 62 o dei 60 anni di età
Pensione di vecchiaia
Per gli uomini e le donne del pubblico impiego per il solo 2015 rimangono i vecchi limiti di età per andare in pensione cioè 66 anni e 3 mesi, mentre dal 2016 serviranno 66 anni e 7 mesi, 4 mesi in più legati all’adeguamento legato alla speranza di vita, per andare in pensione di vecchiaia (oltre a un minimo di 20 anni di contributi).
Scadenze pagamenti
pensione INPS unitamente a quella dell’ ex INPDAP, per cui:
1° del mese per sole pensioni INPS;
10 del mese per pensioni INPS unitamente a ex INPDAP;
16 del mese per pensioni ex INPDAP
Fonte: Dipartimento Politiche Previdenziali ed Assistenziali FLP Difesa