Il d.p.c.m. contenente la tabella di equiparazione tra personale del soppresso C.F.S. e resto del pubblico impiego emanato a seguito del d.lgs. n. 177/2016 ha valenza solo per quelle singole e particolari posizioni, mentre gli aspetti generali saranno risolti nell’emanando riordino dei ruoli del personale del comparto sicurezza e difesa.

E’ questa la novità più rilevante che emerge dalla lettura delle risposte del Comandante Generale della Guardia di Finanza e del Capo della Polizia inviate, rispettivamente, al Co.Ce.R. Guardia di Finanza ed alle OO.SS. di Polizia in questi giorni.

Si tratta di una delle partite più importanti del riordino. C’è quindi daprendere atto con favore delle risposte fornite dal Gen. C.A. Giorgio Toschi e dal Prefetto Gabrielli che sintetizzano l’interesse di queste Amministrazioni per la questione ed un prima, seppur parziale, vittoria.Si è evitato che un provvedimento (dpcm) meramente esecutivo, relativo a questioni particolari e non concertato con nessuna delle rappresentanze del personale del comparto, comportasse effetti catastrofici per tutto il personale in divisa.

Sul punto, rimangono le seguenti soluzioni: Ruolo Ispettori equiparato alla II Area (proposta dalla Funzione Pubblica per gli esuberi CFS e FF.AA.), Ruolo Ispettori equiparato alla III Area dal grado di Mar. Aiutante e Ruolo Ispettori interamente equiparato alla III Area.

Rimango convinto che la terza soluzione sia quella più corretta e legittima, atteso che (soprattutto dopo la definizione del riordino) i requisiti utilizzati dalla Funzione Pubblica (da ultimo nel d.p.c.m. 26 giugno 2015) per effettuare le equiparazioni tra personale pubblico (funzioni, titolo di studio e c.d. “prossimità stipendiale tabellare”) sono perfettamente sovrapponibili già a partire dalla prima posizione del Ruolo Ispettori delle Forze di Polizia e quella della III Area Funzionale del comparto Ministeri.

Gianluca Taccalozzi – Delegato Co.Ce.R. Guardia di Finanza.