Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

In una nota depositata da Cgil, Cisl e Uil in audizione alle Commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera in merito al Reddito di cittadinanza-quota 100 (il cosiddetto ‘decretone’), si affronta il tema del TFS erogato agli statali.


 

L’anticipo del trattamento di fine servizio dei lavoratori pubblici tramite il prestito agevolato, affermano i sindacati, non è la risposta che da anni chiediamo rispetto alla liquidazione in tempi congrui delle liquidazioni nella pubblica amministrazione. Per questo riteniamo necessario un intervento che elimini il differimento oggi presente per il pagamento del Tfr e Tfs nel settore pubblico. L’innalzamento del limite da 30.000 a 45.000 euro allarga sicuramente i margini per la scelta del lavoratore ma si tratta comunque di una misura parziale, inoltre l effettiva implementazione della procedura prevede molti passaggi, tra cui l accordo con Abi, ci chiediamo quali saranno effettivamente i tempi di erogazione di questo anticipo”. “Inoltre, con questo meccanismo vengono discriminati i dipendenti pubblici assunti dopo il 2000 ai quali si applica il regime del trattamento di fine rapporto (Tfr) perché l’agevolazione fiscale prevista ad essi non è applicabile”.

Ripristinare la piena rivalutazione

 L obiettivo di rispondere alle esigenze di contrasto della povertà in età avanzata, che sta alla base della cosiddetta pensione di cittadinanza, è condiviso da Cgil, Cisl e Uil, ma lo strumento deve essere strutturato e adeguato in linea con le prestazioni assistenziali-previdenziali esistenti per perseguire efficacemente gli scopi prefissati”. Cgil, Cisl e Uil ribadiscono che deve essere ripristinata la piena rivalutazione delle pensioni per salvaguardare il valore degli assegni pensionistici come concordato nell accordo tra Governo e Sindacati nel 2016. Occorre anche definire un nuovo paniere per arrivare a un indice più equo della rivalutazione delle pensioni e recuperare parte del montante perso in questi anni.

Separare la spesa previdenziale da quella assistenziale

 Cgil Cisl e Uil sottolineano che “è altresì indispensabile procedere alla separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale, così da poter giungere ad una corretta rappresentazione della spesa pensionistica italiana e all’attivazione della commissione tecnica per la valutazione della spesa assistenziale e previdenziale, allo scopo di arrivare ad una più chiara rappresentazione degli equilibri finanziari e delle voci di spesa”.

Argomento: 
Attualità e Politica