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Il governo ha risposto all'interrogazione parlamentare che poneva quesiti sul trattenimento in servizio del Gen. gerometta, Presidente del Cocer e capo di persomil.Una risposta alquanto vaga che non entra nel merito dei problemi sollevati nell'atto parlamentare.
Pubblichiamo gli atti parlamentari
IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE
Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09872
BASILIO, CORDA, FRUSONE, RIZZO, TOFALO e PAOLO BERNINI. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
da quanto si apprende dal comunicato del Consiglio dei ministri del 23 settembre 2016, su proposta della Ministra Pinotti, il Generale di divisione dell'esercito in ausiliaria Paolo Gerometta, è stato confermato nell'incarico di Direttore generale per il personale militare fino al 30 giugno 2017;
il generale Gerometta ricopre contemporaneamente anche l'incarico di Presidente della Sezione Esercito del Cocer (Consiglio centrale della rappresentanza militare), ma questa è una carica che non può più ricoprire essendo transitato nell'istituto dell'ausiliaria;
infatti a norma del TUOM (Testo unico delle disposizioni in materia di ordinamento militare, decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010), con il collocamento in quiescenza il rappresentante decade dall'incarico elettivo. Può certamente anche essere richiamato in servizio, ma questa è cosa che vale per l'amministrazione della difesa, non certamente per la rappresentanza, in quanto la messa in quiescenza dovrebbe comportare automaticamente la decadenza dall'incarico elettivo e la sua sostituzione con altro rappresentante (il primo dei non eletti) come previsto dal comma 4 dell'articolo 1477 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66;
il doppio incarico ha generato molteplici critiche e questioni di opportunità, a causa di quella che appare agli interroganti un'incongruente e contraddittoria confusione di ruoli e di funzioni;
nonostante i solleciti più volte avanzati ad abbandonare una delle due cariche, il generale Gerometta è rimasto finora alla guida di Persomil e del Cocer Esercito;
la scomoda posizione dell'ufficiale era stata già oggetto di una precedente interrogazione parlamentare (n. 5-05817 del 17 giugno 2015) presentata dai deputati del gruppo M5S, finalizzata a conoscere le intenzioni del Ministro interrogato rispetto alla possibilità di sostituire il generale Gerometta dalla direzione di Persomil;
l'attribuzione di due incarichi contrapposti tra loro in capo allo stesso ufficiale, ha per gli interroganti pregiudicato la serenità, la trasparenza e la corretta amministrazione della Difesa, oltre a, ridimensionare la funzione di tutela del personale militare a cui è istituzionalmente preposto il Cocer;
in data 6 ottobre 2016, con protocollo n. 106/cocer/62, è stata indirizzata allo Stato Maggiore della Difesa e a tutti gli Stati Maggiori di Forza Armata, una lettera con la quale si disponeva la convocazione del Co.Ce.R. Interforze ed in subordine la modalità del comparto difesa. Tale convocazione era firmata dal «presidente Generale di divisione Paolo Gerometta» –:
se si sia provveduto alla sostituzione del generale Gerometta nel Cocer Esercito con altro rappresentante non in ausiliaria e, in caso di risposta negativa, in base a quale disposizione dell'ordinamento militare, il generale in questione continui a mantenere tale incarico nella rappresentanza militare. (5-09872)
Atto Camera
La Risposta scritta della difesa pubblicata Mercoledì 26 ottobre 2016
È il caso di sottolineare, a premessa, che sulle questioni poste dagli Onorevoli interroganti circa la presunta incompatibilità tra la carica di presidente del COCER e quella di Direttore Generale di PERSOMIL del Generale di Divisione Paolo Gerometta, il Governo ha già offerto ampie motivazioni proprio in risposta all'interrogazione citata nell'atto, svolta in data 18 giugno 2015 presso questa Commissione; pertanto, in questa sede, non ci si può che rimettere a quanto già riferito.
Nel merito del quesito posto, rendo noto che con decreto del Presidente della Repubblica del 4 ottobre u.s., l'Ufficiale in argomento è stato mantenuto in servizio e confermato nell'incarico di Direttore Generale per il personale militare fino al 30 giugno 2017.
Per effetto del citato provvedimento, non si è determinata alcuna interruzione della continuità del servizio dell'Ufficiale e, pertanto, non ricorrono le condizioni previste dalla norma per la cessazione del mandato di delegato COCER attualmente ricoperto dall'interessato.
Infine, si soggiunge altresì che la funzione di delegato è una carica che può essere sottratta alla disponibilità dell'incaricato solo nei casi espressamente previsti dalle norme vigenti (articolo 883 del TUOM).