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Il sindacato "SIAMO esercito" ha rilevato alcune problematiche sulla cosiddetta licenza “parentale” fra coniugi dell’esercito e appartenenti ad altri Ministeri, ricevendo alcuni chiarimenti dallo Stato Maggiore Esercito.
Stralcio del comunicato sindacale
"Questo Sindacato informa tutto il personale militare, che a seguito di una nostra richiesta di chiarimenti sulla cosiddetta “parentale”, fra coniugi dell’esercito e appartenenti ad altri Ministeri, nello caso specifico quello dell’Istruzione, abbiamo ricevuto alcuni chiarimenti dallo Stato Maggiore Esercito. Nello specifico lo Stato Maggiore Esercito ha concordato integralmente con quanto affermato da questa O.S. e sulla necessità di auspicati interventi emendativi del quadro normativo/regolamentare che si ritiene debba essere oggetto di confronto tra le Amministrazioni interessate e le rappresentanze del personale dipendente. Il problema riscontrato è relativo alla concessione della c.d. parentale e della suddivisione del periodo a retribuzione intera tra i coniugi.
Lo Stato Maggiore Esercito, concordando con questa O.S. su quanto previsto dalle concertazioni e sull’applicazione separata tra le norme contrattuali e quelle relative al CCNL, ha quindi ribadito che la fruizione dei 45 giorni ad intera retribuzione, quale norma di maggior favore inserita in concertazione, non influisce sul conteggio della parentale relativa al personale appartenente ad altro Ministero. Questo Sindacato ha inoltre richiesto un autorevole intervento esplicativo da parte dello Stato Maggiore Esercito al fine di scongiurare eventuali difformi interpretazioni riguardanti la modifica al D.Lgs. 151/2001 in materia di congedo parentale retribuito all’80%, apportata della Legge 197/2022.
IL DIRETTIVO NAZIONALE S.I.A.M.O. Esercito