Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

primapagina

Con una recente  sentenza  il Consiglio di Stato ha stabilito che nelle controversie militari relative a sanzioni disciplinari do Corpo non è ammissibile il ricorso al TAR senza aver prima esperito il ricorso gerarchico.

Alla Corte costituzionale il nuovo inquadramento degli ex maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza esclusivamente sulla base dell’anzianità posseduta alla data del 1° gennaio 2017. 

Il ricorrente, un maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, ha impugnato il provvedimento che lo ha reinquadrato come maresciallo maggiore in applicazione della disposizioni recate dal d.lg. 29 maggio 2017, n. 95 (Disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche).

Alla Corte costituzionale il nuovo inquadramento degli ex maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza esclusivamente sulla base dell’anzianità posseduta alla data del 1° gennaio 2017. 

Il ricorrente, un maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, ha impugnato il provvedimento che lo ha reinquadrato come maresciallo maggiore in applicazione della disposizioni recate dal d.lg. 29 maggio 2017, n. 95 (Disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche)

In pratica al ricorrente con il provvedimento impugnato è stato attribuito il grado di maresciallo maggiore mentre nel previgente ordinamento egli aveva il grado di maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza, cioè il grado apicale del ruolo degli ispettori.

In estrema sintesi il ricorrente contesta la legittimità costituzionale delle disposizioni del d.lg. n. 95 del 2017 che hanno disciplinato il riordino della carriere degli ispettori e il primo inquadramento del personale già appartenente a tale ruolo.

 L’Intesa sui cappellani militari firmata il mese scorso tra il premier Gentiloni e il Vaticano - mantenere i preti nell’esercito e nelle forze armate (con stipendi e pensioni equiparati a quelli dei militari) ha un costo pubblico di 10 milioni di euro l'anno - non piace a Pax Christi che lancia un vibrante appello ai parlamentari di tutto l’arco costituzionale affinchè non la approvino, visto che l’Intesa dovrà essere a breve recepita con una apposita legge dal nuovo Parlamento.

Come noto nel ridisegnare le progressioni orizzontali il legislatore del riordino ha allungato le cariere con la creazione di nuovi gradi e qualifiche, sostituito le procedure selettive con altre meno selettive e privilegiato in maniera quasi esclusiva il criterio della anzianità.

La circostanza ha creato (e non poteva essere altrimenti) disappunto nei Marescialli Aiutanti con meno di otto anni di anzianità. Molto in breve, i M.A.-8 lamentano la perdita del grado “apicale” del ruolo, una discriminazione rispetto ai M.C.+8 promossi “in massa” M.A. attraverso la procedura transitoria ed una discriminazione rispetto ai M.A.+8 promossi immediatamente Luogotenente sempre attraverso la procedura transitoria.

Il malumore si è tramutato in ricorsi amministrativi ed uno dei quali è sfociato nell’Ordinanza n. 17/2018 (preleva qui l'ordinanza ) del TAR Valle d’Aosta che ha sollevato il dubbio di legittimità costituzionale delle norme che regolano il regime transitorio per il passaggio da M.A. a Lgt. dell’Arma dei Carabinieri.

Arrivano i tanto attesi chiarimenti sulle visite fiscali per infortunio sul lavoro di dipendenti pubblici, chiarimenti. Il Ministero della Funziona pubblica chiarisce che i dipendenti della PA non hanno l'obbligo di reperibilità per le visite di controllo medico INPS in caso di infortuni e malattie professionali.

Inaugurazione dell'anno giudiziario: presentata la relazione del presidente Gioacchino Tornatore che lancia un appello al futuro Governo. Registrati anche tra le Forze Armate nuovi reati in linea con l'evoluzione dei tempi: i social usati per la diffamazione dei commilitoni, primi episodi di stalking sessuale nei confronti delle donne in divisa, anche tra i soldati i furbetti del cartellino.

Il Comandante Generale della Guardia di Finanza nel rispondere al Co.Ce.R. ha rappresentato che sono in corso i lavori per la parificazione dei dati (incompleti) contributivi presenti nelle banche dati INPS con quelli (completi) in possesso al Corpo. Il Comandante ha altresì affermato che sino al completamento di detta parificazione i calcoli dell'assegno di pensione continueranno ad essere adottati sulla base dei dati completi e quindi senza alcun nocumento nei confronti del personale. Il Generale Toschi ha infine rappresentato che sono in corso contatti con l'INPS per individuare una sede provinciale dell'Ente come "polo unico" per tutti i finanzieri.

di Cleto Iafrate - La dimostrazione del mobbing è attività assai complessa, se non viene dimostrato l'intento persecutorio, il lavoratore militare rischia di essere vessato in maniera indisturbata. Se il predetto lavoratore chiede di conferire con la superiore gerarchia che avrebbe il potere di bloccare le “asserite” vessazioni nei suoi confronti, tale conferimento potrebbe essere ostacolato proprio da chi, a torto o a ragione, viene vissuto come (presunto) “vessatore”.

Giovedì 22 febbraio 2018, la Conferenza Stato Regioni è stata convocata, per discutere una serie di argomenti, tra cui l'intesa sull'adozione del protocollo di sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti all'amianto.

Chiarimenti della Difesa sulla applicazione delle disposizioni in materia di straordinario e sulle  modalità per poter usufruire del recupero compensativo

 

Il Consiglio di stato richiama il consolidato indirizzo giurisprudenziale, dal quale non ha motivo di discostarsi, per il quale gli accertamenti sulla dipendenza di una patologia da causa di servizio rientrano nella discrezionalità tecnica del Comitato di verifica, la cui valutazione conclusiva sul nesso eziologico tra l'attività lavorativa svolta e l'infermità sofferta dal pubblico dipendente, basato su cognizioni di scienza medico-specialistica e medico-legale, non è sindacabile nel merito in sede giurisdizionale, a meno che non emergano vizi del procedimento o vizi di manifesta irragionevolezza della motivazione

Tra l’aggiornamento e gli arretrati del riordino (per le qualifiche e le cariche speciali), la corresponsione degli straordinari di novembre e dicembre 2017 ed i conguagli fiscale e previdenziale di fine anno, la busta paga di febbraio 2018 è più complicata del solito. Purtroppo come ormai accade sempre più spesso c’è chi sfrutta questa complessità per fare propaganda fornendo le più fantasiose e strumentali interpretazioni. Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

In Francia i giovani torneranno ad essere chiamati per il servizio militare obbligatorio: lo ha deciso il Presidente Macron, estendendo la leva obbligatoria anche alle ragazze.

Anche i militari in campagna elettorale. Tirati in ballo senza volerlo. Tutto è iniziato alcuni giorni fa quando, intervistato dall’emittente Telelombardia, Silvio Berlusconi ha spiegato che i militari italiani quando non impegnati in missioni internazionali trascorrono il tempo in caserma a giocare a carte. Una premessa per affermare che, se andasse al governo, il centrodestra utilizzerebbe tutto il personale delle forza armate per proteggere le città italiane.

Pagine