Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

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Banca dati INPS e posizione assicurativa dei POLIZIOTTI, circolare del TEP: gli estratti conto contributivi non risultano completi, ma si tratta di un semplice problema di aggiornamento dati che non tocca le posizioni pensionistiche. Smentiti ancora una volta certi "allarmisti" di professione.

Sul portale NoiPa si annuncia dell’accordo siglato fra il portale del MEF e le Forze Armate. Da adesso il personale delle Forze armate parteciperà, così come sta avvenendo per gli altri dipendenti della Pubblica amministrazione gestiti da Stipendi Pa, al programma cloudify - NoiPa.

Il decreto-legge n. 65 del 2015 sulla perequazione delle pensioni (il cosiddetto bonus Poletti) è legittimo perchè con esso il legislatore ha realizzato un bilanciamento non irragionevole degli interessi coinvolti: quello dei pensionati a preservare il potere d'acquisto delle proprie pensioni e le esigenze finanziarie e di equilibrio di bilancio dello Stato. E' quanto si legge nella sentenza della Consulta, depositata il 1 dicembre, il cui dispositivo era già stato reso noto il 25 ottobre.

Dal prossimo mese di gennaio la pensione tornerà a crescere di un 1,1%, grazie alla c.d. perequazione automatica. L’aumento è deciso dal dm 20 novembre, pubblicato sulla GU n. 280/2017, sulla base del quale l’Inps procederà adesso a ricalcolare gli assegni in pagamento dal prossimo mese. Come già accaduto nel passato, però, anche questa volta non tutti i pensionati riceveranno l’aumento: sarà negato, in particolare, alle pensioni che superano l’importo di 3.012 euro (poco più di 2.100 euro al netto delle tasse).

Con la  Circolare si vuole fornire uno strumento utile agli operatori di settore al fine di instaurare, da un lato, un corretto procedimento pensionistico, dall'altro di consentire, attraverso una opportuna divulgazione del contenuto, una adeguata informazione al personale della Polizia di Stato.

Innovazioni normative introdotte dal Decreto Legislativo 29 maggio 2017, n. 94:  esercizio dell’opzione dell’incremento del montante individuale dei contributi ai fini del computo della pensione, in alternativa al collocamento in ausiliaria;  permanenza in ausiliaria del personale militare in congedo. Proroga del termine

Hanno ancora senso la contrattazione e le rappresentanze?  Siamo in presenza di  "Trattative" in cui si discute solo di risorse senza ragionare sulla necessità di riportare al centro la  contrattazione con la quale, sindacati e rappresentanze, tornerebbero protagonisti,  facendo un contratto  dignitoso e iniziando  a premiare (e non solo a spremere) anche il personale più disponibile e produttivo innescando un serio percorso di efficientamento.  

Con l’entrata in vigore del Dpr 461/2001, la Commissione medica ospedaliera deve pronunciare solo sull’esistenza dell’infermità, mentre è il Comitato di verifica che è chiamato ad esprimere un parere vincolante sulla dipendenza da cause di servizio, al quale l’amministrazione è tenuta a conformarsi. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, con una recente entenza che pubblichiamo per gli abbonati nellarea riservata

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Prima), ha dichiarato rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 1475, comma 2, del d.lgs. 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell’ordinamento militare), per i seguenti profili: a) per contrasto con l’art. 117, comma 1, Cost., in relazione agli articoli 11 e 14 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, come da ultimo interpretati dalle sentenze in data 2 ottobre 2014 della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, quinta sezione, nei casi “Matelly c. Francia” (ricorso n. 10609/10) e “Adefdromil c. Francia” (ricorso n. 32191/09); b) per contrasto con l’art. 117, comma 1, Cost., in relazione all’articolo 5, terzo periodo, della Carta sociale europea riveduta, firmata in Strasburgo in data 3 maggio 1996 e resa esecutiva in Italia con legge 9 febbraio 1999, n. 30.

Ha Disposto la sospensione del  giudizio e ordinato  la immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale.

Ricordiamo che La Consulta dovrà esprimersi entro i prossimi mesi sulla ordinanza del Consiglio di Stato del 4 maggio 2017, n. 2043. Una "partita" aperta sul fronte dei diritti associativi.

Pubblichiamo il documento con cui il Co.Ce.R. della Guardia di Finanza si appresta ad entrare nel vivo delle trattative per il rinnovo contrattuale.

Con la Circolare n. 169 dello scorso 15 novembre l’INPS ha operato una quanto mai opportuna marcia indietro rispetto alla circolare n. 94 dello scorso 31 maggio, ritendendo l’art. 31 della legge n. 610/1952 applicabile al personale CTPS (Cassa Trattamento Pensionistici dei dipendenti dello Stato) e quindi anche al personale del comparto sicurezza e difesa e spostando dal 31.12.2017 ad una data non anteriore all’01.01.2019 il primo termine di prescrizione dei contributi previdenziali.

Cosa cambia per la pensione del personale militare con  la riforma dei ruoli e delle carriere? La  Direzione Generale della Previdenza militare,  ha pubblicato una circolare con tutte le spiegazioni necessarie per capire quali riflessi pensionistici avrà il riordino dei ruoli e delle carriere.

Come comunicato dalla Direzione Generale della Previdenza militare sono gli articoli 1, 10 e 11 del testo del riordino delle carriere delle Forze Armate e di Polizia ad introdurre delle importanti novità per quel che riguarda la previdenza militare.

Migliaia di agenti della Polizia Nazionale e della Guardia Civil sono scesi in piazza a Madrid in una massiccia manifestazione contro la “discriminazione storica”: il divario del lavoro con il resto della polizia regionale. Una differenza di manodopera che è calcolata in un lordo di mille euro al mese nel caso dei Mossos d’Esquadra e che è stata più evidente a causa della crisi catalana .

Sulla Gazzetta Ufficiale del 23 giugno 2017 n. 31/L è stata pubblicata la legge 21 giugno 2017, n. 96.  In particolare, l’articolo 3 comma 4-quater prevede che “A decorrere dal 1º gennaio 2018,  ai trattamenti diretti dei pensionati vittime di atti di terrorismo e delle stragi di tale matrice, dei loro superstiti nonché dei familiari di cui all’articolo 3 della  legge n. 206 del 2004 è assicurata, ogni anno, la rivalutazione automatica in misura pari alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Con una recente  circolare, l'INPS in accordo  con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali fornisce i chiarimenti in materia di adeguamento dei trattamenti pensionistici in favore delle vittime del terrorismo.

In attesa delle modifiche alla  Legge di Bilancio 2018, l’ARAN, l’Agenzia di Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, ha intanto presentato la prima bozza di contratto  per gli Enti centrali della pubblica amministrazione. Tra le novità contenute nel testo troviamo anche i permessi relativi alla lege 104 che, secondo la proposta dell’ARAN, andranno programmati mensilmente e, in casi eccezionali, richiesti 24 ore prima, ma mai dopo l’inizio dell’orario di lavoro. A questi si potrebbero aggiungere anche i permessi a ore. Ma sulla  proposta unilaterale del Governo di destinare 85€ lordi medi mensili a tutto il pubblico impiego, compreso il personale militare del Comparto Difesa, il Cocer Difesa si è espresso negativamente chiedendo che  le risorse allocate  vengano corrisposte in misura omogenea su un emolumento avente carattere fisso e continuativo. Il Cocer ha inoltre chiesto un incontro urgente con il Ministro della Difesa in quanto non è previsto che la rappresentanza militare venga convocata dall'Aran.

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