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Nella nota inviata ai presidenti di camera e Senato, ai gruppi parlamentari e al presidente del consiglio, i rappresentanti sindacali, chiedono :" Per senso di responsabilità, di fermare l'iter parlamentare di approvazione di un testo di legge che si appalesa insufficiente oltre che non conforme con quanto espressamente indicato dal Comitato Europeo già nella decisione del 22 gennaio 2019, e con gli indirizzi contenuti nella pronuncia della Corte Costituzionale del 2018, che ha dichiarato incostituzionale il divieto per i militari di costituirsi in sindacati".
"Il disegno di legge Corda in materia di libertà sindacali nelle Forze armate per il Comitato Europeo per i Diritti Sociali è inadeguato e insufficiente. La Cgil lo ha sempre sostenuto: è un provvedimento sbagliato, che impedisce qualsiasi forma di rappresentanza libera ed efficace dei lavoratori in divisa. Si fermi l'iter parlamentare". È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra. "Nella giornata di ieri - spiega il dirigente sindacale - il Comitato Europeo per i Diritti Sociali ha nuovamente bocciato gli orientamenti del Governo italiano in merito alle misure adottate per ottemperare alle osservazioni formulate dal Comitato stesso sulle violazioni della Carta Sociale Europea per quanto riguarda l'esercizio delle libertà sindacali tra le Forze Armate, e ha ritenuto il ddl Corda, attualmente in via di approvazione alla Camera, non conforme alla Carta, inadeguato e insufficiente a risolvere le violazioni alla stessa".
E' iniziata lunedi 21 marzo in Aula alla Camera la discussione della proposta di legge: "Norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo", approvata in prim lettura dalla Camera e modificata dal Senato. Il recoconto parlamentare.
Il Tar Campania, con sentenza nr. 1110 in data 18 febbraio 2022 ha accolto il ricorso proposto da un militare avverso una scheda valutativa annullando il provvedimento impugnato. Nei fatti, al ricorrente, maresciallo capo dei Carabinieri era stata notificata una scheda valutativa con qualifica finale di “inferiore alla media”. " Se è vero, come è vero, si legge nella sentenza - che il giudizio deve riferirsi unicamente al periodo di riferimento, non è dato comprendere come relativamente allo stesso periodo di riferimento, unico parametro immutato nel caso di ricompilazione della scheda valutativa annullata, i giudizi interni e complessivi possano subire uno stravolgimento tale da fornire una visione proteiforme del valutando.
"Ci chiediamo quanto ancora dobbiamo aspettare per vedere in busta paga gli aumenti del contratto siglato lo scorso dicembre. Tra l'altro da gennaio siamo nuovamente col contratto scaduto. Un corto circuito inaccettabile per le lavoratrici e i lavoratori della POLIZIA di Stato". Lo sostiene in una nota la Federazione Silp Cgil - Uil POLIZIA con il segretario generale Daniele Tissone.
"Alla Camera nei giorni scorsi è stato votato un ordine del giorno a larghissima maggioranza, sulla spinta emozionale prodotta dalla guerra in Ucraina, che impegna il Governo ad aumentare la spesa militare italiana: tredici miliardi in più all'anno. Ma mentre si ragiona e si decide sulle spese per gli armamenti, le condizioni quotidiane dei lavoratori in divisa non migliorano".