Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Difesa

Si è svolto questa mattina nell’Aeroporto di Decimomannu un vertice tra i sindacati del personale civile e Antonsergio Belfiori, delegato nazionale della rappresentanza del personale Militare, per fare il punto della situazione sulla probabile chiusura dell’Aeroporto Militare di Decimomannu in conseguenza alla richiesta del Presidente della Regione Sardegna Pigliaru di una chiusura delle attività operative dei poligoni per 4 mesi anziché di 2 mesi così come previsto dagli accordi tecnici tra lo Stato Italiano e il Governo Tedesco. L’attività di Frasca è strettamente legata all’aeroporto di Decimomannu il quale offre tutto il supporto tecnico-operativo per le varie forze armate e per le ditte specializzate come la società Vitrociset che investe circa 800 milioni di euro all’anno che scelgono Decimo per l’altissima valenza operativa. Inoltre nell’aeroporto di Decimo è presente il Servizio Meteorologico regionale e l’80° Gruppo Elicotteri SAR che il soccorso ai civili e per la prevenzione agli incendi in Sardegna.

Dopo anni di contenzioso l’annuncio della restituzione da parte della Difesa al ministero dei Beni culturali di una buona fetta del Piano Nobile.Il 29 gennaio con la definitiva restituzione da parte della Difesa al ministero dei Beni culturali della Sala Regia e degli altri spazi attigui del Piano Nobile (che erano comunque destinati solo a eventi istituzionali militari) si chiude una storia cominciata nel 1949, quando la neonata Repubblica italiana cominciò a progettare il suo futuro culturale.

Alla luce delle ultime notizie giunte dal Libano, dove uno scontro a fuoco tra Hezbollah e l'esercito israeliano avrebbe provocato tre vittime, tra cui un casco blu spagnolo impegnato nella missione Unifil, chiediamo al governo italiano che avvii in tempi rapidissimi una forte azione diplomatica nei confronti dei due Paesi coinvolti nel conflitto anche convocando i rispettivi ambasciatori di Beirut e Tel Aviv alla Farnesina e avanzando un pressing nei confronti dell'Ue e del segretariato generale delle Nazioni Unite affinché emerga una risposta corale della comunità internazionale.

Lo dichiarano i deputati M5S della Commissione Difesa, esprimendo preoccupazione per i militari italiani impegnati in Libano e ricordando come il comando della missione Unifil sia sotto il comando italiano del generale Portolano.

I beni con le «stellette» Il ministero della Difesa scommette molto sulla dismissione di ex caserme, alloggi, centri logistici, terreni, depositi e magazzini. Anche in seguito alla riorganizzazione delle Forze Armate in corso, i militari hanno molte proprietà da cedere. «Ecco perché sottolinea il ministro Roberta Pinotti appena arrivata ho creato una task force che segua passo per passo la partita delle dismissioni. I risultati iniziano a vedersi: insieme al Demanio abbiamo sottoscritto in questi mesi nove accordi con altrettanti Comuni per 39 beni da recuperare e valorizzare».

Il mutuo per navi da guerra  con gli interessi al 30 per cento. Per la flotta soldi in bilancio ci sono, ma per l’acquisto si era immaginato un finanziamento. L’impegno per i caccia F-35 e quello per gli Eurofighter. Un aricolo di Sergi Rizzo sul Corriere.

L'Espresso

Il Parlamento del Regno Unito svela quanto pagherà per i supercaccia e segnala l'incremento dei prezzi rispetto alle previsioni. Intanto in Italia il programma e le spese militari rimangono invariate e il ministro della Difesa Roberta Pinotti difende la scelta: «Non sono una bufala

Il capogruppo Pd canta vittoria: "Quei fondi non potranno più essere utilizzati per comprare nuovi pattugliatori". Nel mirino il programma di ampliamento della flotta voluto dall'ammiraglio De Giorgi. Ma i 5 Stelle dissentono: "Potrà farlo lo stesso"

Il rinnovo di alcuni vertici militari sta determinando qualche malumore nei piani alti degli stati maggiori. La decisione di nominare al vertice dello Stato Maggiore Difesa (SMD)  il generale di corpo d’armata Claudio Graziano, attuale Capo di Stato maggiore dell’Esercito (SME), ha irritato l’Aeronautica e contraddice il principio di rotazione tra le tre Forze Armate nell’esprimere il vertice militare della Difesa.Indiscrezioni riferiscono però che a cambiare i programmi siano state determinanti le decisioni politiche e le tensioni tra il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e alcuni vertici militari.

l responsabile dell'Ufficio Stampa dell'Esercito italiano risponde alle domande del DiariodelWeb.it in merito all'operazione «Strade Sicure», prima messa nel cassetto dal Governo Renzi, e rispolverata dopo il violento attacco terroristico di Parigi.

IL SERVIZIO DELL'ESERCITO «Al momento noi siamo in concorso alle forze di polizia, siamo qualificati come agenti di pubblica sicurezza. Non siamo agenti giudiziari come i carabinieri e i poliziotti: cioè il poliziotto può procedere all'arresto, l'esercito solo al fermo, per aspettare poi l'intervento di carabinieri o polizia». Ma perché non viene estesa questa responsabilità anche all'esercito in questo momento così critico? «Dovrebbero ampliare i nostri doveri, è una questione di compiti. Per ora spetta solo alle forze di polizia». Se sia possibile un'estensione di compiti momentanei, «non spetta a noi deciderlo. Noi riceviamo ordini. Noi rispettiamo il mandato e i compiti che ci vengono assegnati. E per quanto riguarda Strade Sicure noi agiamo in concorso alle forze di polizia per la vigilanza di siti sensibili».

Commesse da 5,4 mld per 10 navi militari. Il dem Scanu denuncia «pressioni». E scatena l'ira dei compagni di partito.Le parole del capogruppo dem hanno suscitato le ire di diversi compagni di partito, tra i quali il deputato Salvatore Piccolo, che lo ha affrontato a muso duro nei corridoi del primo piano di Montecitorio giovedì 13 gennaio, con tanto di urla che hanno fatto tremare i muri, e che ora sono finite in Rete in un video ripreso con un telefonino, probabilmente del deputato M5s Angelo Tofalo, riferiscono fonti che chiedono l'anonimato.

Da fonti della Difesa si apprende che la stesura del Libro Bianco è terminata. Elezioni del capo dello Stato permettendo, il testo dovrebbe essere presentato dal Ministro Pinotti entro la fine del mese di gennaio.

 

Una relazione della Corte dei Conti smentisce i dati forniti al Parlamento sul numero delle Navi che dovrebbero essere radiate entro un decennio (51 per la Difesa). Un’indagine dei giudici amministrativi, pubblicata il 30 dicembre 2014, dal titolo “Processi di razionalizzazione e valorizzazione degli arsenali militari gestiti dal Ministero della difesa” riporta l’elenco delle navi militari che usciranno dal servizio da qui al 2030. Un elenco elaborato dagli autori della relazione sulla base di dati dello Stato maggiore della Marina. Sarebbero ventidue; dati certificati, provenienti dagli stessi uffici che hanno fornito al Parlamento il  numero di 51 navi in via di radiazione.

Due liste separate in cui sono indicati i siti web consentiti e quelli inibiti al personale dell'Aeronautica. La Cgil denuncia le limitazioni imposte al personale militare circa l'uso di internet sul posto di lavoro e accusa di discriminazione

 

(AdnKronos) - Le Commissioni Difesa riunite di Camera e Senato si incontreranno oggi, alle 15, i rappresentanti del Comitato centrale di rappresentanza (Cocer) Interforze per discutere degli ultimi sviluppi della vicenda riguardante i due fucilieri della Brigata Marina San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. L’incontro -riferisce una nota- avrà luogo presso l’aula della commissione Difesa della Camera. A seguire, alle ore 16.15, presso la sala stampa di Montecitorio, avrà luogo una conferenza stampa sullo stesso tema.

Il processo di riorganizzazione della Forza Armata  comporta, per gli Enti e i Distaccamenti coinvolti, significativi e sempre più complessi adempimenti amministrativi.
Le esperienze acquisite e l’evoluzione normativa hanno suggerito una revisione della disposizioni vigenti  e un ampliamento della casistica , che ora include anche i casi di:
costituzione di un Ente;
trasformazione di un Ente in Distaccamento;
trasformazione di un Ente in Reparto.
Le  istruzioni diramate dalla DAE sono pertanto rivolte agli organismi che rivestono (o rivestiranno) la configurazione amministrativa di Ente; sarà cura di questi ultimi disciplinare, sulla medesima
falsariga, gli adempimenti dei Distaccamenti interessati da eventuali provvedimenti di riordino. IL TESTO INTEGRALE PER GLI ABBONATI

Comunicato stampa dei  delegati Bottacchiari e Ciavarelli - I"n qualità di membri del Comitato di Presidenza del Co.Ce.R. Interforze, si notizia che i delegati del Consiglio Centrale responsabilmente attenderanno la data del 12 gennaio p.v., giorno in cui la Magistratura indiana deciderà circa il rientro del collega Massimiliano Latorre. Contestualmente la prossima settimana il Consiglio sarà riunito in seduta permanente, pronto ad intraprendere ogni iniziativa al fine di una rapida soluzione della questione. A tal proposito si apprende con soddisfazione dalla Commissione Difesa della Camera la fissazione di una audizione formale per il prossimo 14 gennaio alle ore 15. Si rimane invece in fiduciosa attesa di un incontro con Presidente Renzi, e con i Ministri degli Esteri e della Difesa, come richiesto da oltre 6 mesi per essere aggiornati sui passi sin qui compiuti. In conclusione appare evidente che pur non volendo aprioristicamente criticare o disapprovare l’operato istituzionale, politico e diplomatico per le azioni sino ad oggi intraprese, vi è la ineludibile necessità di una più chiara ed incisiva azione del Governo affinchè il caso dei nostri due Marò sia finalmente, rapidamente e prontamente risolto".

Il Cocer Interforze, riunitosi il 7 gennaio scorso, ha chiesto un incontro urgente con il Presidente del Consiglio e i Ministri degli Esteri e Difesa per conoscere le azioni intraprese dal governo sulla vicenda dei fucilieri di Marina trattenuti in India. Chiesta anche l'audizione con le Commissioni Difesa.

Si è discusso tra l'altro del problema relativo  il transito nei ruoli civili -  nell'ultimo anno (circa 250 unità) - del personale militare non ritenuto più idoneo a svolgere le mansioni attribuite, sul quale il Sottosegretario  ha comunicato alle OO.SS. di aver più volte sollecitato, da ultimo anche con una nota prodotta lo scorso 27 ottobre, il Dipartimento di Funzione Pubblica alla definizione della relativa tabella di equiparazione che nei contenuti sarà comunque quello a suo tempo concordato con Fp Cgil - Cisl e Uil.

Nella sezione  “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale Difesa.it la lista delle spese per forniture, spese di rappresentanza.

Assistenza al paziente onco-ematologico, attività di emodialisi, cooperazione per l’implementazione dei servizi sanitari da erogare all’utenza e il servizio di trasporto infermi in elezione. Sono i 4 punti cardine del protocollo di intesa tra l’Azienda Ospedaliera del San Giovanni e il Policlinico Militare Celio siglato  a Roma. L’intesa si divide in quattro punti: il policlinico militare, con ufficiali medici specialisti e sottoufficiali infermieri, concorrerà al funzionamento del polo oncoematologico dell’ospedale Addolorata; il San Giovanni sosterrà lo start up del servizio di emodinamica del Celio, con lo scopo di abbattere le liste di attesa della Regione; il policlinico militare metterà a disposizione posti letto per eventuali urgenti esigenze del San Giovanni; saranno realizzati equipaggi misti (militari e civili) su ambulanze militari per le esigenze di trasporto di entrambi gli ospedali.

Vari concorsi per il reclutamento di 2.165 VFP 4 nelle forze armate, di 3 Sottotenenti in servizio permanente nel ruolo speciale del Corpo Sanitario dell'Esercito e di 22 (ventidue) Tenenti di Vascello in servizio permanente del ruolo speciale dei Corpi della Marina Militare.

Si svolegrà il prossimo 11 dicembre a Roma un convegno organizzato dall'Istituto Affari Internazionali sul tema: " Addestramento delle Forze armate. E' il momento delle decisioni". Il convegno sarà presieduto da Vincenzo camporini e concluso dal sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi. Sarà presentata la ricerca: "L’addestramento delle Forze Armate italiane: sfide e opportunità”. L'accesso è consentito solo a chi compila la scheda di registrazione presente sul sito dello IAI dove è pubblicato anche il programma.



“Le risorse finanziarie assegnate da Governo e Parlamento alla Difesa costituiscono in larga misura un reale investimento della Nazione, prima di tutto nella sua sicurezza, ma anche verso il comparto industriale e tecnologico nazionale, in termini diretti ed indiretti, ivi comprese le opportunità di esportazione e di cooperazione industriale e infine, nel caso specifico delle capacità marittime, verso la tutela diretta degli interessi nazionali sul mare e oltremare”.
Lo ha affermato il capo di Stato maggiore della Difesa (Smd), ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, nel corso della sua audizione davanti alla commissione Difesa della Camera. All’ordine del giorno l’esame del programma pluriennale di investimento per la tutela della capacità marittima della Difesa, nei termini stabiliti nella Legge di Stabilità per l’anno 2014.

“La pianificazione e la predisposizione dello strumento militare – ha spiegato il capo di Smd - è un processo delicato e complesso, ma di fondamentale importanza in quanto deve consentire di assolvere efficacemente e con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, le attività ed i compiti che le forze armate saranno chiamate a svolgere in coerenza con il dettato Costituzionale e la legislazione vigente”.

 

 

Alla vigilia della presentazione del Libro Bianco del Governo, in programma a dicembre, sono stati presentati oggi i risultati dell’indagine conoscitiva sui sistemi d’arma che ha visto per molti mesi impegnati i deputati della commissione Difesa della Camera.

Un’occasione, spiega in una conversazione con Formiche.net il presidente della commissione, Elio Vito (Forza Italia), per sottolineare come “il ruolo di controllo ed indirizzo delle Camere sulle spese per la Difesa” sia “centrale” per assolvere a questo compito in una democrazia compiuta.

Agenzia del Demanio, Ministero della Difesa e Comune di Firenze hanno firmato un documento con il quale si conclude la prima fase del percorso di valorizzazione, grazie all’individuazione di nuove destinazioni d’uso, di sette beni militari della città di Firenze. Si tratta della Caserma Perotti, Caserma Ex Florentia, Caserma Ferrucci, Caserma Cavalli, Caserma Redi, Comprensorio San Gallo e Comprensorio Torre Agli. La firma di oggi è il risultato del lavoro svolto dal Tavolo Operativo, costituito da rappresentanti dell’Agenzia del Demanio, del Ministero della Difesa e del Comune a seguito della sigla del Protocollo d’intesa dello scorso 17 aprile, con il quale si avviava la valorizzazione e razionalizzazione dei beni militari del capoluogo fiorentino.

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