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Il capogruppo Pd canta vittoria: "Quei fondi non potranno più essere utilizzati per comprare nuovi pattugliatori". Nel mirino il programma di ampliamento della flotta voluto dall'ammiraglio De Giorgi. Ma i 5 Stelle dissentono: "Potrà farlo lo stesso"
Si precisa che la disciplina del silenzio assenso riguarda tutte le amministrazioni pubbliche (e quindi non solo quelle statali). Inoltre, si prevede che, ai fini dell’acquisizione di assensi o concerti su provvedimenti normativi e amministrativi, è sufficiente che tali schemi di provvedimenti siano «corredati della relativa documentazione».
Il pacchetto di emendamenti al Ddl Madia depositati giovedì dal relatore, Giorgio Pagliari, tocca anche gli articoli 3 e 4 in tema di silenzio assenso e certificazioni di inizio attività. Sull’acquisizione di assensi e concerti, la modifica presentata «punta a scoraggiare rilievi capziosi da parte delle amministrazioni, che non dovranno più sindacare se l’atto trasmesso è compiutamente istruito o meno, e quindi rimandarlo indietro se non lo è. Ma si dovrà solo prendere in considerazione la documentazione trasmessa», spiega Giorgio Pagliari. Anche l’emendamento sull’inizio attività punta a semplificare il quadro normativo: «Si intende cioè favorire la predisposizione di una nuova disciplina delle attività che i soggetti privati possono iniziare immediatamente, senza la preventiva autorizzazione dei pubblici poteri - aggiunge Pagliari -. Del resto, è ormai principio acquisito che la Pa non è più autoritativa, ma controlla ex post l’iniziativa una volta avviata».
La guida si propone di offrire ai componenti delle commissioni concorsuali un quadro aggiornato ed ordinato della normativa vigente da utilizzare nelle diverse fasi dei concorsi indetti dalla Direzione Generale per il Personale Militare.
La pubblicazione, oltre a costituire uno strumento di consultazione, è volta a uniformare le procedure e a dare risposte concrete a chi si accinge a svolgere l’impegnativo compito della selezione.
Il rinnovo di alcuni vertici militari sta determinando qualche malumore nei piani alti degli stati maggiori. La decisione di nominare al vertice dello Stato Maggiore Difesa (SMD) il generale di corpo d’armata Claudio Graziano, attuale Capo di Stato maggiore dell’Esercito (SME), ha irritato l’Aeronautica e contraddice il principio di rotazione tra le tre Forze Armate nell’esprimere il vertice militare della Difesa.Indiscrezioni riferiscono però che a cambiare i programmi siano state determinanti le decisioni politiche e le tensioni tra il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e alcuni vertici militari.
l responsabile dell'Ufficio Stampa dell'Esercito italiano risponde alle domande del DiariodelWeb.it in merito all'operazione «Strade Sicure», prima messa nel cassetto dal Governo Renzi, e rispolverata dopo il violento attacco terroristico di Parigi.
IL SERVIZIO DELL'ESERCITO - «Al momento noi siamo in concorso alle forze di polizia, siamo qualificati come agenti di pubblica sicurezza. Non siamo agenti giudiziari come i carabinieri e i poliziotti: cioè il poliziotto può procedere all'arresto, l'esercito solo al fermo, per aspettare poi l'intervento di carabinieri o polizia». Ma perché non viene estesa questa responsabilità anche all'esercito in questo momento così critico? «Dovrebbero ampliare i nostri doveri, è una questione di compiti. Per ora spetta solo alle forze di polizia». Se sia possibile un'estensione di compiti momentanei, «non spetta a noi deciderlo. Noi riceviamo ordini. Noi rispettiamo il mandato e i compiti che ci vengono assegnati. E per quanto riguarda Strade Sicure noi agiamo in concorso alle forze di polizia per la vigilanza di siti sensibili».
Commesse da 5,4 mld per 10 navi militari. Il dem Scanu denuncia «pressioni». E scatena l'ira dei compagni di partito.Le parole del capogruppo dem hanno suscitato le ire di diversi compagni di partito, tra i quali il deputato Salvatore Piccolo, che lo ha affrontato a muso duro nei corridoi del primo piano di Montecitorio giovedì 13 gennaio, con tanto di urla che hanno fatto tremare i muri, e che ora sono finite in Rete in un video ripreso con un telefonino, probabilmente del deputato M5s Angelo Tofalo, riferiscono fonti che chiedono l'anonimato.
Lo Stato non ha contribuito al "nation building" italiano, che è figlio di altri attori. È intervenuto solo in un secondo momento, un quarantennio dopo l'Unità, al momento del decollo industriale, quando vi è stato bisogno di infrastrutture e di grandi servizi pubblici, come le ferrovie e le poste, assicurando la stampella necessaria allo sviluppo economico. Alla debolezza dello Stato non si deve imputare soltanto questo decollo ritardato, ma anche la sua incapacità di cambiare, di innovarsi: di qui la forte continuità tra prefascismo e fascismo e poi tra fascismo e postfascismo. Queste le conclusioni principali dello splendido libro di Guido Melis, in cui il nostro maggiore storico dell'amministrazione ha raccolto dodici suoi saggi, scritti tra il 2007 e il 2011. I saggi sono raccolti in tre parti, dedicate alla costruzione dello Stato, alle istituzioni fascistene all'amministrazione dell'Italia repubblicana e si dividono in due gruppi: quello degli affreschi e delle sintesi generali e quello delle analisi e dei "carotaggi".
Il Comitato Direttivo Nazionale dell’Associazione “Finanzieri Cittadini e Solidarietà” riunito in data 17 gennaio 2015 ha approvato la relazione del Segretario Generale Francesco Zavattolo, esprimendo apprezzamento per i risultati raggiunti negli ultimi mesi, con particolare riferimento per il lavoro svolto all’interno del gruppo di lavoro composto da CGIL Nazionale, CGIL Funzione Pubblica e SILP-CGIL confluito nel documento di indirizzo “IDEE E PROPOSTE PER LA RIFORMA DEL COMPARTO SICUREZZA”. Si tratta di un risultato storico per l’Associazione che ha visto partecipare la stessa, con un ruolo da protagonista, alla stesura di un documento strategico sul comparto sicurezza ed ha visto riconosciuto il proprio impegno e la propria linea tracciata dal ultimo congresso e ribadita nel documento approvato nel corso dell’ultima assemblea del Comitato Direttivo.
Nell’ambito di un esame ricognitivo in merito all’andamento dell’applicazione ed approvazione delle Istanze del Decreto Ministro della Difesa del 7 maggio 2014, si è svolto il giorno 13 gennaio 2015, presso il Ministero della Difesa, un incontro informale con il Coordinatore di CASADIRITTO . In particolare l’Associazione CASADIRITTO ha lamentato l’estenuante lentezza con la quale vengono espletate le pratiche riguardanti le Istanze presentate. Si è convenuto che da parte dell’Amministrazione Difesa sarà dato un ulteriore immediato segnale ai Comandi competenti per una rapida conclusione della fase istruttoria di quelle pratiche che non giustificano più ulteriori ritardi. E’ noto infatti, e CASADIRITTO lo ha sottolineato, il danno economico e l’apprensione derivante a cui sono sottoposte le famiglie che attendono una risposta.
Abolire l’esenzione dal pagamento dei ticket sanitari a favore degli over 65, limitandola ai soli cittadini che superano questa soglia anagrafica con patologie gravi o percettori di pensioni sociali: questa la proposta che arriva dalle Regioni (avanzata dal coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Luca Coletto) e diretta al Ministero della Salute.
Conto alla rovescia per il debutto della dichiarazione dei redditi precompilata che entro il 15 aprile raggiungerà circa venti milioni di italiani, tra pensionati e lavoratori dipendenti e assimilato. Sarà un debutto sperimentale perché per il primo anno mancheranno molti dei dati per fotografare integralmente la posizione dei contribuenti interessati. In sette casi su dieci, infatti, sarà da integrare.
Il calendario di avvicinamento alla prima dichiarazione precompilata è fitto: entro il 2 marzo (la scadenza del 28 febbraio, infatti, cade di sabato quest'anno) i sostituti d'imposta dovranno consegnare ai percettori la nuova certificazione unica (che sostituisce il vecchio Cud).
Da fonti della Difesa si apprende che la stesura del Libro Bianco è terminata. Elezioni del capo dello Stato permettendo, il testo dovrebbe essere presentato dal Ministro Pinotti entro la fine del mese di gennaio.
La commissione Difesa della camera ha proseguito giovedi 15 gennaio l'esame delle proposte di legge in tema di rappresentanza militare. E' stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 2748, a prima firma dell'onorevole Petrenga che, vertendo sull'identica materia delle proposte di legge già all'ordine del giorno della Commissione, è stata ad esse abbinata.
Il Presidente della Commissione Elio Vito, ha comunicato che i lavori del comitato ristretto inizieranno non appena si sarà concluso il ciclo di ulteriori audizioni deliberate al fine di approfondire la questione della potenziale incidenza sull'ordinamento italiano delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo in materia di rappresentanza militare.