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Archivio Mensile delle news
Il comportamento nella vita privata del militare dell’Arma assume rilievo ai fini disciplinari, per contrasto con l’art. 14 del Regolamento di Disciplina Militare (scarso senso di responsabilità) e l’art. 423 del Regolamento Generale dell’Arma dei Carabinieri (per aver mantenuto nella vita privata un contegno tale da ingenerare rimarchi) e delle valutazioni della meritevolezza della promozione al grado superiore in quanto la condotta, anche al di fuori del servizio, del Carabiniere deve essere valutata secondo il più rigoroso parametro dell’esigibilità relativa ad un appartenente all’Arma.
Ciò in quanto occorre tener conto, in una prospettiva funzionale, dell’esigenza di tutela dei “valori” dell’Istituzione di appartenenza da cui dipende l’alto grado di fiducia che questa gode da parte dei consociati; quindi devono essere valutati non solo i comportamenti che attengono direttamente sullo svolgimento dei compiti di repressione dei reati e di mantenimento dell’ordine pubblico, ma anche quelli che siano comunque suscettibili di incidere sul prestigio di cui le forze dell’ordine devono godere presso l’opinione pubblica. anche se la notorietà della vicenda non èe dipesa dalla volontà del ricorrente ma da scelta della sua ex amante in quanto, ai fini della decisione in merito all’avanzamento, assumeva importanza determinante il risultato oggettivo realizzatosi, cioè la perdita di credibilità a seguito dei fatti, indipendentemente dall’autore della propagazione della notizia. Quindi l’imputabilità ad altri della divulgazione, non vale ad eliminare la connotazione negativa attribuita ai fatti addebiti al ricorrente né l’avvenuta lesione dell’immagine dell’Arma nello specifico contesto ambientale.
Commento del coordinatore di casadirtto in merito ad una norma contenuta nel provvedimento approvato dal gverno sulle le disposizioni integrative e correttive ai Decreti Legislativi 24 gennaio 2014, n.7 e 8, attuativi della riforma delle Ff.AA.
"L'Italia è uno dei Paesi più sicuri d'Europa ma i cittadini si sentono insicuri a causa delle notizie date dai media. La politica ha risposto a questa insicurezza percepita con politiche di rassicurazione come i militari nelle strade. Ecco, queste politiche non servono a niente". Dopo le polemiche dei giorni scorsi scatenate dalle sue parole contro politica e corruzione, il presidente Anm ed ex pm di Mani pulite, Piercamillo Davigo, ha criticato le politiche di sicurezza messe in campo dai governi recenti, soprattutto in chiave di terrorismo internazionale
È nell'organizzazione del lavoro e del sistema di turnazione, oltreché naturalmente nella tipologia e nella specificità di alcuni servizi, che vanno cercate le principali cause di stress per il personale della Polizia di stato e, ovviamente, per tutti gli operatori delle Forze dell'ordine. Con conseguenze che possono ripercuotersi sull'efficienza dell'attività di polizia e dunque sulla percezione di sicurezza dei cittadini. A finire sotto accusa, in particolare, è il cosiddetto "turno in quinta", cioè il sistema cadenzato di orari che si sviluppa nell'intero quadrante giornaliero e che prevede un impiego notturno ogni 5 giorni.
È questo uno degli aspetti più interessanti emersi dal convegno nazionale organizzato a Roma il 28 aprile dal Silp-Cgil, dove sono intervenuti anche il Capo della Polizia Alessandro Pansa e la segretaria confederale Cgil Gianna Fracassi.
I giudici amministrativi, sommersi dalla valanga di ricorsi contro il ministero della Difesa, dovuti alle lungaggini delle istruttorie sul riconoscimento della causa di servizio e all’emissione del provvedimento finale, hanno deciso di sanzionare il dicastero di Palazzo Baracchini comminando una penale di 20 euro per ogni giorno di ulteriore ritardo nell'evasione della pratica.
Proroga delle missioni internazionali; Regolamento funzioni del dipartimento della funzione pubblica sulle misurazione e valutazione della performance delle pubbliche amministrazioni; nomine dei vertici della Sicurezza e Forze Armate.
DIRETTIVA PER IL MANTENIMENTO DELL'EFFICIENZA PSICOFISICA ED OPERATIVA DEL PERSONALE MILITARE EDIZIONE 2016
In questi anni, abbiamo assistito a vere e proprie crociate contro il lavoratore disabile o il familiare che provvede all'assistenza e alla cura, i quali non per scelta, ma per obbligo, considerata la latitanza dello Stato sul versante dei servizi, utilizzano i 3 giorni di permesso. C’è chi propone visite fiscali per verificare l’effettiva assistenza, chi vuole decurtare economicamente le giornate di permesso concesse, chi vorrebbe l'abrogazione della Legge in toto, chi considera un benefit "per i più fortunati", che ha contribuito abbastanza all'affermazione del poco felice detto: “la 104 non si nega a nessuno”, rivolto soprattutto ai dipendenti della pubblica amministrazione.
Il Ministero della Difesa ha sottoscritto una convenzione con Banca Nazionale del Lavoro per l’erogazione del TFS a tasso agevolato a chi ha maturato il diritto alla pensione ma è ancora in servizio. Analoga convenzione è stata siglata con l’Associazione Nazionale Magistrati. Si tratta fondamentalmente di un paradosso generato negli ultimi anni dai continui ritocchi al TFS che hanno previsto la posticipazione della corresponsione dell’indennità di buonuscita differendola anche di svariati mesi dalla data del congedo. Con tale convenzione, in “soldoni”, viene anticipato (ovviamente con i dovuti interessi) quanto, di fatto, spetterebbe di diritto al militare o poliziotto collocato in congedo.
Stop alle imposte di registro e di bollo in tutte le cause di modesto valore, anche nei gradi successivi al giudice di pace. Lo ha confermato il ministero della giustizia con la circolare n. 4128/2016 (qui sotto allegata), inviata ai presidenti della corte di Cassazione, delle corti d'appello e dei tribunali ordinari, sul "regime fiscale delle spese nelle cause di competenza del giudice di pace di valore inferiore ad euro 1.033 trattate in grado di appello dinanzi al tribunale".
Il Cocer comparto Difesa ha deliberato sulla questione della limitazione del mandato dei delegati. La delibera nasce dalla necessità di fare chiarezza sulla mancata autorizzazione dei delegati del Cocer Aeronautica al convegno su malattie e amianto che si è tenuto a Firenze lo scorso 15 aprile e su altre limitazioni e condizionamenti emersi durante il dibattito. A tal proposito sono state presentate interrogazioni parlamentari. I delegati attendono di incontrare lo Stato Maggiore della Difesa per fare chiarezza su tali limitazioni che limitano fortemente l'espletamento del mandato ai delegati della rappresentanza eletti dal personale militare.
La legge deve garantire diritti fondamentali in capo alla persona, indipendentemente dal lavoro che svolge, sia esso dipendente, parasubordinato, atipico, non standard, precario o autonomo: questa è l’idea nuova e vincente, se si vuole davvero lanciare e vincere la sfida della crescita, della modernità e dell’innovazione, garantendo ai giovani un futuro di lavoro e la realizzazione delle proprie aspirazioni, anziché la realtà odierna fatta di precarietà, disoccupazione e assenza di futuro.
Il capogruppo di FI in Commissione Difesa presenta una interrogazione parlamentare in cui chiede chiarimenti sulla recente mancata autorizzazione da parte dello SMA, alla partecipazione dei delegati cocer dell'Aeronautica ad un convegno sull'Amianto e salute dei militari.
Al termine dell’audizione del segretario generale della Difesa Carlo Magrassi, il presidente della Commissione d’inchiesta uranio impoverito Gian Piero Scanu ha ringraziato Magrassi per la collaborazione e gli ha chiesto di farsi portavoce di un invito sincero e accorato: “Anche se questa commissione ha i poteri della magistratura, il nostro atteggiamento non è mai stato quello di assumere posizioni giustizialiste ma di finire un lavoro e di rendere giustizia a chi la aspetta da anni. Sempre nel pieno rispetto delle funzioni delle Forze armate”. Eppure - ha sottolineato Scanu - “continuiamo a registrare atteggiamenti di chiusura che fanno male al Paese e rischiano di spingere la Commissione verso un atteggiamento diverso per acquisire le informazioni necessarie per far luce sui problemi che siamo stati chiamati a risolvere”.