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Forze di Polizia
Dopo 10 anni, governo e rappresentanze del lavoro si sono ritrovate al Ministero della Funzione Pubblica, per il primo incontro sul rinnovo contrattuale 2016/2018 del Comparto Sicurezza e Difesa.
Per le rappresentanze erano presenti i sindacati della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, i Cocer di Carabinieri, Guardia di Finanza, Esercito e Marina.
La Parte Pubblica era presieduta dal sottosegretario alla Funzione Pubblica Angelo Rughetti. Per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza era presente il Vice Capo della Polizia Prefetto Alessandra Guidi.
La notizia secondo cui l'Aran ha convocato per il 27 giugno una dozzina di confederazioni sindacali per un primo confronto sul rinnovo dei contratti è sicuramente una buona notizia". Questo il commento del segretario nazionale del Silp Cgil Daniele Tissone che chiede che venga al più presto convocato un identico tavolo con le rappresentanze del comparto Sicurezza e Difesa di cui fanno parte gli operatori di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza oltre a tutte le altre rappresentanze militari.
Le proposte del M5s in materia di sicurezza "appena ratificate dagli iscritti sul sito di Beppe Grillo, ci paiono suggestive e degne di nota quando si parla di accorpamento di tutti e 4 gli attuali corpi di polizia in un'unica forza". Lo sostiene la Silp Cgil, evidenziando che "resta ovviamente aperta, anche perche' non precisata nel programma, la questione della piena sindacalizzazione dei lavoratori in divisa".
"Si tratta, afferma il Cocer, evidentemente, di una difficile sintesi tra diverse situazioni di partenza, diverse esigenze e diverse culture organizzative; riteniamo tuttavia che il confronto aperto, franco e costruttivo con il Comandante Generale e con lo Stato Maggiore abbia alla fine prodotto un provvedimento equilibrato, che produce sicuramente effetti positivi per il personale e rappresenta un importante strumento per l’evoluzione, nei prossimi anni, del sistema sicurezza, una delle più importanti priorità del Paese.
Le Commissioni Parlamentari riunite I e V, Affari Costituzionali e Difesa, hanno espresso il proprio parere sulla Revisione dei ruoli delle forze di Polizia. Ed ora il testo attende il varo dal consiglio dei Ministri.
Purtroppo, afferma il sindacato di polizia, ancora una volta registriamo la poca attenzione della politica alle aspettative di migliaia di uomini e donne che quotidianamente, con spirito di sacrificio ed a rischio della propria vita, assicurano la sicurezza del Paese.
Presumibilmente nel prossimo mese di luglio, insieme al FESI 2017 saranno in pagamento anche gli arretrati della quota del Fondo Unico Giustizia in favore dei finanzieri colpiti dal blocco stipendiale nel corso del 2014. La misura dovrebbe ammontare a circa il 60-65% di quanto ricevuto nel 2015.
Le donne generali nell'Arma dei Carabinieri – e in generale nelle Forze Armate – si contano sulla punta delle dita ed è emblematico come recentemente sia stata diffusa con grande clamore da alcuni media la notizia di 3 nuove donne generali nella Benemerita, quando poi – titoloni a parte – negli articoli si legge e si scopre che si tratta di ex dirigenti superiori del disciolto Corpo Forestale dello Stato. Dunque, una "non" notizia che serve, probabilmente, per gettare fumo negli occhi rispetto ad una situazione di arretratezza, per quel che riguarda i diritti di genere e il ruolo delle donne, che attraversa oggi tutto il mondo delle stellette.
questa revisione dei ruoli non risolve le annose questioni riguardanti le sperequazioni tra forze di Polizia e, anzi, le accentua; non garantisce reali sbocchi di carriera alla maggioranza dei colleghi che hanno davanti 10 o poco meno anni di servizio ancora; non sana una serie di questioni cristallizatesi nel tempo ad ogni livello, ruolo e qualifica per non parlare dei ruoli tecnici che continuano a venire trattati alla stregua di una Cenerentola a cui si affianca, purtroppo, il declino delle tante Specialità di una Polizia che non riesce più a conservare un ruolo decisivo e importante conquistato attraverso i sacrifici e l'impegno di tanti nostri colleghi che hanno creduto in tutto ciò.
Il Sindacato italiano lavoratori di Polizia Cgil ha presentato mercoledì 29 marzo alle commissioni preposte della Camera dei Deputati, la I e la IV, una articolata proposta di modifica dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle forze di polizia“
Lo scorso 29 marzo 2017 il Co.Ce.R. Guardia di Finanza ha approvato tre importanti delibere, con le quali ha fornito parere favorevole alla proposta di decreto di distribuzione delle risorse del c.d. Fondo Efficienza per l’anno 2016, che sarà così erogato al personale sostanzialmente con le stesse modalità del 2015. La delibera sblocca le procedure previste per la rilevazione dei dati e per l’approvazione del decreto ministeriale che si concluderà, se tutto fila liscio, con il pagamento del Fondo presumibilmente tra i prossimi mesi di giugno/luglio 2017.
Nella stessa occasione il Co.Ce.R. ha chiesto di aprire un Tavolo di confronto con l’Amministrazione per le eventuali modifiche da apportare alla distribuzione del Fondo, anche alla luce degli effetti del riordino dei ruoli in corso di definizione, del prossimo rinnovo contrattuale e dell’importanza che la contrattazione di II livello sta assumendo nell’ambito del pubblico impiego.
Pubblichiamo la "Guida al riordino GDF" aggiornata, elaborata da Gianluca Taccalozzi - Delegato Co.Ce.R. della Guardia di Finanza. Risorse, distribuzione per azioni e ruoli, effetti di carriera ed economici, stabilizzazione del Bonus, contrattualizzazione della dirigenza. (fonte Ficiesse.it)
L'INPS risponde ad un quesito circa la correttezza del calcolo pensionistico operato a favore di un sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri (in quiescenza nell’anno 2013) che lamentava un’erronea applicazione della percentuale necessaria per la formazione della base pensionabile della quota retributiva della propria pensione, confermando l’aliquota pensionistica dello 0,35600 per una anzianità contributiva pari ad anni 15 e mesi 4 al 31/12/1995, in un sistema di calcolo misto della pensione, così come calcolata dall’applicativo.
I delegati della Guardia di finanza prendono atto con favore che il governo in linea con quanto fissato dalla legge di stabilità, ha stanziato le risorse per un intervento organico ed effettivo.
Il sindacato di Polizia rileva il grave ritardo dell’Amministrazione nel pagamento delle prestazione di lavoro straordinario rese nell’anno 2016 oltre il monte ore assegnato, ovvero oltre le canoniche 55 ore: condizione che interessa il personale di tutti gli Uffici di Polizia e, in particolare, quello appartenente ai Reparti Mobili, Reparti Prevenzione Crimine, Uffici Scorte e Squadre Mobili. "Tale accadimento, afferma il SILP, non nuovo purtroppo nella Polizia di Stato, si manifesta come un deprecabile malcostume istituzionale, che offende la dignità del lavoratore di Polizia. Una situazione vergognosa, che rasenta lo sfruttamento.."
""Dopo le precisazioni della Ministra Madia, sollecitate dalla lettera congiunta SILP-FPCGIL, sulla sospensione dell’erogazione del “contributo speciale” di 80 euro, ci pare doveroso - afferma il sindacato - ribadire la necessità di un intervento urgente che chiarisca i termini della vicenda e rassicuri le lavoratrici e i lavoratori del Comparto. La Ministra Madia afferma, infatti, che “La legge di Bilancio per il 2017 ha già stanziato le risorse per il contributo degli 80 euro in favore dei lavoratori delle Forze dell'Ordine per l'intero anno 2017, nonché ulteriori e diverse risorse per il riordino delle carriere…”
Preoccupazione per l’interruzione dell’erogazione del bonus di80 euro, mentre continuano a non essere chiaramente indicate le risorse necessarie per il completo riordino delle carriere, paventando semmai un possibile utilizzo delle stesse nei contenuti e nei tempi.
Dopo gli ultimi incontri tra Amministrazioni e Rappresentanze è ormai abbastanza chiaro l’impianto generale del riordino, almeno per il personale da Ispettori in giù (in allegato una scheda relativa alla situazione al 19 dicembre 2016). Non sarà (per fortuna) un riordino “todos caballeros” come nel 1995 e nemmeno un riordino che disegna amministrazioni “modello”, ma i passi in avanti rispetto alla bozza della scorsa primavera sono evidenti.
I contenuti della scheda redatta dal Comando Generale della Guardia di finanza riguardante il riordino dei ruoli, illustrati al Cocer della Guardia di Finanza il 19 dicembre 2016.
Presso il Ministero dell’interno, è ancora in corso un ciclo di incontri a livello interforze (Stato Maggiore Difesa, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia penitenziaria), con la partecipazione anche di rappresentanti della Ragioneria generale dello Stato, al fine di definire un progetto condiviso di “riordino” dei ruoli e delle carriere per l’avvio dell’iter di approvazione del decreto legislativo (scadenza 28 febbraio 2017) di cui alla delega prevista dall’articolo 8 della legge n. 124/2015 (cd. “legge Madia”).
"L'accordo raggiunto col governo, grazie al fondamentale impegno della Cgil, per il rinnovo del contratto del pubblico impiego e' un buon punto di partenza. Per quel che riguarda, nello specifico, i lavoratori in divisa, risultano appostati 250 milioni per il 2017 che diventerebbero
390 nel 2018 destinati al riordino interno delle carriere, oltre a 480 milioni per il bonus di 80 euro. A tutto questo si aggiungono 85 euro lordi di aumento a regime". Lo afferma
Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil. "Si e' pertanto intrapresa la strada giusta, quella dei contratti, - dice Tissone -, portiamo a casa un risultato non
negativo per gli appartenenti alle forze dell'ordine. Molto resta, comunque, ancora da fare. A partire dalla stabilizzazione del bonus di 80 euro che cercheremo di rendere strutturale e
pensionabile gia' nel 2017". (ANSA).
E’ stata pubblicata il 4 luglio scorso un’importante decisione delComitato Europeo dei diritti sociali (CEDS[1]), organismo para-giudiziario del Consiglio d’Europa previsto dal Trattato della Carta sociale europea (CSE[2]) al quale aderisce anche la Repubblica italiana.
Il 10 giugno 2013 il Consiglio Europeo dei Sindacati di Polizia (CESP[3]) aveva presentato un reclamo collettivo[4] al CEDS, denunciando il fatto che la Francia non rispetta la corretta applicazione degli articoli 5 (diritto di associarsi) e 6 (diritto alla contrattazione collettiva) della CSE.
Il CESP sosteneva, infatti, che la Gendarmerie Nationale[5] francese è impegnata - quasi esclusivamente – in missioni di polizia, mentre le attività militari di quel Corpo sono più che marginali e che, pertanto, il divieto di costituirsi in associazioni professionali o sindacali è sproporzionato e, di conseguenza, contrario al Trattato.