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Archivio Mensile delle news
L'AUDIZIONE DEL COMANDANTE GENERALE DELL'ARMA DEI CARABINIERI, DEL CAPO DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO E DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DELLA FORESTALE, SVOLTA LO SCORSO 14 GIUGNO PRESSO LE COMMISSIONI RIUNITE I E IV DEL SENATO, IN ORDINE AL DECRETO DI RIASSETTO DELLE FORZE DI POLIZIA E DI ASSORBIMENTO DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO NELL'ARMA DEI CARABINIERI.
I lavoratori attivi sia nel settore pubblico sia privato hanno diritto a periodi di assenza dal lavoro che possono dare diritto o meno alla retribuzione: l’aspettativa può essere richiesta e concessa in svariati casi. Breve guida per gli abbonati.
Aassistenza ai disabili, percorsi formativi e agevolazioni fiscali (detrazioni, imposta di successione, ecc., possibili sconti IMU: lo prevede la nuova legge Dopo di Noi (112/2016) a tutela dei diritti delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 24 giugno e in vigore dal giorno successivo.
«Nuove cooperazioni tra stati membri, spiega l'Alto Rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza Federica Mogherini, nel suo documento preparato nell'ultimo anno su mandato del Consiglio europeo, sentendo Paesi membri e organizzazioni terze - dovrebbero essere esplorate, e potrebbero comportare forme di cooperazione più strutturate». Il riferimento è alla possibilità di creare possibili enti congiunti, che siano sia militari che civili, utilizzando il più possibile i margini permessi dal Trattato di Lisbona.
Alla Cgil il decreto di riorganizzazione del comparto sicurezza (dlgs. 124/2015) non piace. Lo ha ribadito oggi (lunedì 27 giugno) a Roma nel corso dell'Assemblea nazionale dei quadri e delegati Cgil dei corpi di Polizia di Stato, Penitenziaria, Forestale, Finanza, Vigili del Fuoco e rappresentanti del mondo militare. Un importante appuntamento di discussione che ha messo in evidenza temi e problematiche che attraversano trasversalmente il settore sicurezza, dalla riorganizzazione del comparto alla riforma del settore di soccorso pubblico, passando per i nodi della contrattazione e della rappresentanza.
Il Tar Lombardia, il Tar Emilia-Romagna, il Tar Lazio ed il Consiglio di Stato, impugnano, con quattro distinte ordinanze e per violazione di numerose norme costituzionali, l’art. 1 commi 1,2,3, del d.l. n. 90/2014 (Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari) nella parte in cui dispone l’abrogazione dell’istituto del trattenimento in servizio dei dipendenti civili dello Stato. Nel respingere tutte le numerose eccezioni di incostituzionalità sollevate, i giudici della Consulta in particolare stabiliscono che l’istituto del trattenimento in servizio, che è cosa diversa dal collocamento a riposo, a seguito dell’evoluzione normativa, è diventato, da diritto potestativo, mero interesse del lavoratore, da far valere mediante apposita istanza che l’amministrazione è libera o meno di accogliere in base alle proprie esigenze organizzative e funzionali.
Le esigenze di servizio della Pubblica Amministrazione possono portare anche alrichiamo dalle ferie del dipendente e le giornate di malattia devono essere prese per intero, resta esclusa dunque la possibilità di prendere delle “ore di malattia” essendo tali unità di lavoro indivisibili.
Questo quanto precisa nel suo ultimo lavoro di riconduzione di normativa e giurisprudenza, relativamente ai contratti dei vari comparti del pubblico impiego l’ARAN, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, che si occupa del pubblico impiego ed ha il compito di rappresentare il governo nella triangolazione con i sindacati.
Da alcuni mesi (troppi) è nell’occhio del ciclone e sotto osservazione il comportamento a dir poco non ortodosso, anomalo e di sicuro incredibilmente privo di fondamento quello intrapreso dal Comando Interregionale Nord Esercito con sede a Padova, che ha deciso di adottare nei confronti di centinaia di utenti e loro famiglie sparpagliati nelle quattro Regioni di sua competenza, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige e Emilia Romagna.
Lo Studio Legale Coronas, che ha curato per conto di Assodipro i ricorsi collettivi sulla rivalutazione automatica pensioni 2012/2013, comunica che è stata fissata l’udienza del 27 settembre 2016 per quanto riguarda i ricorsi presentati nella Regione Lombardia, mentre, per la regione Veneto l'udienza è prevista per il prossimo 15 novembre 2016.
Il faccia a faccia tra Susanna Camusso e Marianna Madia. Il ministro: "A giorni apriamo il confronto". Il segretario Cgil: "Bene, ma non festeggiamo, vediamo i contenuti. Chiediamo aumenti sui minimi per tutti, basta demonizzare gli addetti del settore"
L’Inps fornisce una interpretazione estensiva per il riconoscimento e il mantenimento del diritto alla pensione ai superstiti in favore dei figli studenti, anche durante il periodo di vacatio studii o di svolgimento di attività lavorativa. Con il messaggio n. 2758 del 21 giugno scorso, l’Inps precisa che il figlio superstite o equiparato, in caso di morte del genitore nel periodo cosiddetto di vacatio studii, cioè quello compreso tra la fine del liceo e l’iscrizione all’università, nonché tra il completamento del corso di laurea triennale e l’iscrizione al corso di laurea specialistica, conserva lo status soggettivo di studente e il diritto a percepire la quota di pensione ai superstiti riconosciuta in suo favore, a condizione che l’iscrizione al corso di studi successivo avvenga senza soluzione di continuità, entro la prima scadenza utile prevista dal piano di studi di nuova iscrizione.
La categoria “C” del COCER interforze, in rappresentanza dei sergenti e brigadieri di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza si e' riunita per discutere del riordino dei ruoli e delle carriere del personale militare.
Dopo un approfondito dibattito e constatato che non è pervenuta nessuna documentazione relativa ad un riordino che soddisfi uomini e donne delle forze armate e di polizia a status militare, i delegati hanno inviato formalmente allo Stato Maggiore della Difesa una richiesta di dati e progetti in loro possesso propedeutici ad un confronto utile e costruttivo nell'interesse del personale rappresentato.
Solo dopo avere analizzato tali documenti la Commissione di categoria sarà pronta ad un incontro con lo Stato Maggiore della difesa.
La Commissione Interforze di Categoria Sergenti e Brigadieri
I Sindacati del Comparto Sicurezza e i COCER delle Forze di Polizia ad ordinamento militare e del Comparto Difesa (Esercito, Marina, Aeronautica) si sono riuniti per valutare lo stato di attuazione della delega riguardante il riordino del modello della sicurezza e della difesa e delle carriere del personale.
Un riordino, sottolineano Sindacati e COCER, necessario non solo rispetto al processo riformatore attivato con la legge Madia, ma atteso da circa vent’anni per efficientare delicati e nevralgici settori dello stato al fine di adeguarli alle nuove e complesse sfide che gli scenari geopolitici internazionali e nazionali pongono quali, ad esempio il contrasto alla criminalità organizzata, l’aggressione ai diritti fondamentali di libertà ai cittadini e, non per ultimo, la lotta al terrorismo internazionale e la difesa dei confini del paese rispetto agli scenari di guerra alle porte del mediterraneo.
Il confronto, ha visto la partecipazione della quasi totalità delle sigle sindacali e di tutti i COCER,
L’Osservatorio Suicidi Poliziotti di Cerchio Blu, come ogni anno elabora i dati riguardanti i suicidi degli appartenenti alle Forze di Polizia in Italia.
I periodi di riferimento presi in esame sono:
- Dal 2010 al 2015 completi per ciò che riguarda i dati riconducibili ai corpi di appartenenza.
- Dal 2011 al 2015 completi, per ciò che attiene alle modalità di espletamento del gesto suicida e delle fasce d’età dei poliziotti suicidi.
L’andamento dei suicidi secondo i dati, è stato pressoché costante negli ultimi sei anni.
Il picco massimo in termini assoluti è stato raggiunto dagli appartenenti all’Arma dei Carabinieri nell’anno 2013 (12 casi) e dagli appartenenti alla Polizia di Stato nell’ultimo anno preso in esame (2015: 12 casi) .
Il Consiglio dei ministri ha autorizzato la ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia ad esprimere il parere favorevole del Governo sull'ipotesi di Contratto collettivo nazionale quadro (CCNQ) per la definizione dei comparti di contrattazione collettiva e delle relative aree dirigenziali per il triennio 2016-2018, firmata il 5 aprile 2016.
«Si dà, in tal modo, attuazione alla riforma operata dal d.lgs. n. 150 del 2009 - spiega il comunicato di Palazzo Chigi - riducendo il numero dei comparti e delle aree di contrattazione».
Quattro i comparti di contrattazione collettiva: comparto delle Funzioni Centrali; comparto delle Funzioni Locali; comparto dell'Istruzione e della Ricerca; comparto della Sanità. A tali comparti corrispondono anche le aree di contrattazione collettiva anche per la dirigenza.