Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

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Anticipata dai quotidiani Il Mattino e La Repubblica, la missione militare italiana a Misurata avrà un carattere umanitario o, per meglio dire, sanitario.

Il governo ha infatti risposto positivamente alle richieste di Tripoli e soprattutto di Misurata (forse la città libica più strettamente legata all’Italia oltre che agli anglo-americani) che fin dall’avvio della campagna militare contro lo Stato Islamico a Sirte chiedevano un aiuto diretto per curare i numerosi feriti in combattimento.

La Corte di Cassazione, con sentenza numero 17238 del 22 agosto 2016  riconosce il diritto al risarcimento danni al lavoratore esistenziale e da usura psicofisica conseguente al mancato godimento dei riposi compensativi previsti dal CCNL.

Il portale ConvenzionIsituzioni.it e lo Stato Maggiore della Difesa hanno siglato un accordo commerciale che garantisce sconti e offerte destinati al personale militare e ai dipendenti civili in forza al Ministero della Difesa.

L’accordo prevede la possibilità, per tutti gli appartenenti al corpo militare dei Carabinieri, dell’Esercito, della Marina militare e dell’Aeronautica, di risparmiare fino a un massimo di 3 mila euro all’anno attraverso 60 speciali coupon denominati CICOUPON facilmente scaricabili dal sito www.convenzionistituzioni.it. Possono usufruire dell’accordo commerciale anche militari e personale civile in pensione.

di Morena Piccinini, presidente Inca - Consideriamo molto importante aver messo al centro del confronto tra le parti sociali e governo anche i temi delle pensioni in essere, della estensione della cosiddetta “quattordicesima” ad una platea più ampia di beneficiari e dell’innalzamento della soglia di esenzione fiscale per i pensionati. Parlarne dà un segnale di attenzione alle richieste avanzate dai sindacati dei pensionati nella loro piattaforma.

"E' opportuno - afferma Daniele Tissone, Segr. generale del sindacato di Polizia, che si cominci a discutere in maniera tangibile del contratto relativo alle forze dell'ordine, che hanno i loro stipendi fermi al 31 dicembre 2009. Il bonus di 80 euro percepito nel 2016 dalle lavoratrici e dai lavoratori in divisa ha costituito sicuramente una boccata di ossigeno, ma non può considerarsi esaustivo rispetto alle prerogative di donne e di uomini che rischiano la vita ogni giorno e che oggi si trovano a contrastare, spesso in carenza di mezzi, di organici e di formazione adeguata, un fenomeno, complesso e insidioso, come quello del terrorismo internazionale."

Si continua a trattare sul rinnovo delcontratto degli statali e sugli aumenti di stipendio, anche alla luce del blocco delle buste paga dal 2009. Tra le ultime ipotesi di aumento avanzate in questi giorni, è sorta la necessità di un indennizzo sostanzioso a favore dei lavoratori del pubblico impiego per il mancato rinnovodel contratto di questi anni. Da sottolineare anche l'ipotesi di aumento di stipendio legata alle risorse economiche che il Governo Renzi stanzierà nella legge di Stabilità 2017. 

 Gli agenti saranno controllati dai funzionari. I funzionari verranno tenuti d’occhio dai dirigenti. Ma non si è ancora capito bene chi dovrà occuparsi dei dirigenti che sui social network di scivoloni ne hanno già presi, sia pure "in perfetta buona fede". C’è un paradosso nella nota del ministero dell’Interno sull’atteggiamento che gli operatori di polizia devono tenere sul web.

Con una recente sentenza  il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte (Sezione Prima), con un'articolata motivazione ha accolto il ricorso del Maresciallo Aiutante Sostituto Ufficiale di Pubblica Sicurezza dei Carabinieri Carmelo Cataldi, ora in congedo, al quale era stata vietata "l’iscrizione e l’assunzione di carica sociale in seno a partito politico" ed erano stati inflitti, per un'asserita incompatibilità con l’adempimento dei doveri di Sottufficiale, 5 giorni di consegna di rigore, peraltro con l'espressa ammonizione «che, in caso di inottemperanza, sarebbe stato avviato il procedimento per la diffida ministeriale ed eventuale successiva decadenza dal servizio».

L'Inps  con una Circolare pubblicata recentemente,  ha dettato ulteriori chiarimenti interpretativi sulle novità in materia di benefici in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice recate dalla legge 206/2004 come integrate dalla legge 190/2014.

Il trattamento di fine rapporto, TFR e trattamento di fine servizio, TFS sono i due tipi di indennità previste per i dipendenti pubblici statali, riconosciute ed erogate alla fine dell'attività lavorativa, a prescindere dal motivo che ne ha determinato la cessazione, quindi se licenziamento, dimissioni o pensionamento.

Sono oggetto di detrazione Irpef entro il limite di 400 euro annui per alunno o studente, chiariscono le Entrate, oltre alle spese per la frequenza di scuole dell'infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale, anche i costi sostenuti "per i servizi scolastici integrativi, quali l'assistenza al pasto e il pre-scuola e il post-scuola". 

Stando quindi alla chiara lettera dell'art. 42 bis D. Lgs. 151/01, l'istanza inoltrata da un militare per chiedere l'assegnazione temporanea ad un'altra sede di servizio al fine di svolgere la funzione genitoriale di assistenza ed educazione del figlio minore (ricorrendo alcuni presupposti), non dovrebbe incontrare particolari ostacoli.

Invece non è così o, per lo meno, non è così semplice.

Manca una slide, alle trenta pubblicate dal premier sul sito del governo. È quella sui risultati della «violentissima lotta alla burocrazia» da lui promessa all’inizio della sua avventura a Palazzo Chigi. La mancanza non è casuale: quella battaglia è largamente perduta. Almeno per ora. E se l’aspetto visibile della sconfitta è nell’assenza di miglioramenti nei servizi per il cittadino, quello invisibile è nella conferma dell’inossidabile presenza della altissima burocrazia «di sempre» in tutti i gangli vitali della macchina statale. E il «sempre» non è tanto o solo nei nomi, ma nell’estrazione, nella formazione, nella filiera di riferimento.

A seguito delle sentenze della Corte Europea,  del 2 ottobre 2014 il Consiglio di Stato francese (Conseil d'Etat) ha presentato una relazione al Presidente della Repubblica francese, François Hollande, dal titolo "Rapport Pêcheur". Sulla base della relazione, il Presidente ha ordinato nel dicembre 2014, al ministro della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian, e al Ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve, l'esecuzione delle conclusioni di questa relazione e di preparare un disegno di legge sul diritto di associazione. Il Parlamento francese ha discusso questo disegno di legge, che, dopo alcuni mesi, ha portato alla legge del 28 luglio 2015. In base alla nuova normativa i militari francesi potevano da quel momento creare e aderire ad associazioni militari professionali, conosciute anche con l'acronimo APNM (Associations Professionnelles Nationales Militaires).

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