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Difesa
Le spese militari dell’Italia sono troppo alte? Il tema torna di attualità dopo che la legge di stabilità 2015 ipotizza proprio per il ministero della difesa i maggiori tagli, almeno rispetto al proprio budget.
La cosa più semplice è guardare i numeri. Secondo i dati delloStockholm International Peace Research Institute (SIPRI), istituto di ricerca indipendente, nel 2013 questo capitolo è costato 24,6 miliardi di euro. Tanto o poco? Proviamo a fare un confronto.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato consigliere del presidente per gli affari del Consiglio supremo di difesa, permanendo nell'incarico di segretario del Consiglio supremo di difesa, il generale Rolando Mosca Moschini. Il presidente Mattarella ha, altresì, nominato consigliere del presidente per gli affari militari e direttore dell'Ufficio per gli affari militari e Segreteria del Consiglio supremo di difesa, il generale di Squadra Aerea Roberto Corsini.
"Naturalmente, e lo capisco, i budget e le spese per la difesa sono diminuite dopo la guerra fredda - ha detto il segretario generale -. Le tensioni sono calate, sono stati distribuiti i dividendi della pace a beneficio di tutti, e le spese per la difesa hanno continuato a scendere. Ora ci sono nuove sfide, ad est con la Russia e l'Ucraina, a sud con l'Isis. Abbiamo deciso di porre un termine alle riduzioni e di aumentare le spese".
Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in visita a Roma, durante ala conferenza stampa congiunta col premier Matteo Renzi.
“In questo contesto – ha aggiunto Stoltenberg- le positive riforme economiche in corso in Italia sono rilevanti anche per la Nato dato che per la prima volta dopo anni la crescita economica è tornata. E' importante per l'Alleanza perché permetterà all'Italia di aumentare le spese per la difesa".
È in pieno svolgimento la competizione per il posto di consigliere militare del presidente della Repubblica. Al momento l’Aeronautica militare è in pole position con il generale di squadra aerea, Roberto Corsini. L’alto ufficiale attualmente è a capo della direzione per l’Impiego del personale militare della forza armata. Dietro di lui il generale di corpo d’armata dei Carabinieri Leonardo Gallitelli, già comandante generale dell’Arma. Inoltre, secondo quanto apprende IL VELINO, al Quirinale potrebbe rimanere anche il generale di corpo d’armata Rolando Mosca Moschini, attuale consigliere per gli Affari militari del presidente della Repubblica, ma con un altro incarico: quello di segretario del Consiglio supremo di Difesa.
L'allarme per la situazione in Libia conferma che l'impegno delle forze armate sarà sempre più concentrato in direzione del Mediterraneo, con una crescente militarizzazione della Sicilia, a iniziare dal contestatissimo progetto Muos. La fine della Guerra Fredda, soprattutto in regioni come il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, lascia però al Paese un'eredità fatta di migliaia di edifici da riconvertire all'uso civile. Un patrimonio inestimabile che non sempre viene valorizzato come meriterebbe
Il generale Danilo Errico è il nuovo capo di stato maggiore dell’Esercito. Lo ha nominato venerdì 20 febbraio il Consiglio dei Ministri su proposta del ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Errico subentrerà a partire dal prossimo 27 febbraio al generale Claudio Graziano, nominato capo di stato maggiore della Difesa in sostituzione dell’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, giunto a fine mandato.
Nonostante dubbi e contrarietà, le agenzie di stampa internazionali danno notizia dell’acquisto, da parte dell’Italia, di 90 caccia bombardieri dalla Lockheed Martin. Il programma è sospeso e non annullato, afferma il ministro della difesa Roberta Pinotti. Per quale strategia?
Le “gaffe” dei ministri Gentiloni e Pinotti sul supposto e poi smentito intervento militare in Libia hanno riportato l’attenzione sulle reali capacità dell’Italia di combattere una guerra. Una “vera” guerra, di quelle non mascherabili come “missioni di pace”. Quando Renzi ha dichiarato che “non è il momento per un intervento militare”, smentendo così le affermazioni bellicose di Paolo Gentiloni (“l’Italia è pronta a combattere”) e di Roberta Pinotti che aveva ipotizzato l’invio in Libia di 5 mila militari, da più parti anche presso i nostri partner e alleati, hanno ripreso vigore osservazioni e battute umoristiche sull’incapacità dell’Italia di combattere.
Entro due giorni il Consiglio dei ministri dovrà decidere sulla successione del generale Claudio Graziano passato allo Stato Maggiore della Difesa. Tra i generali di corpo d'armata all'esame del ministro Pinotti i curricula di un alpino e di un bersagliere. Chi sono e quali problemi dovranno affrontare
'Il budget per il programma di acquisto degli F35 va dimezzato, cosi' come ha stabilito il Parlamento la cui volonta' e' vincolante per tutti. Questo e' il punto fermo piu' importante. Aspettiamo di conoscere il documento di programmazione finanziaria del ministero della Difesa, previsto per la fine di marzo, dal quale conosceremo i dettagli della ripartizione delle risorse economiche che dovranno dunque rispettare il mandato delle Camere'. Lo afferma in una dichiarazione il capogruppo del Pd nella commissione Difesa della Camera, Gian Piero Scanu.
Subito un decreto legge “Mare sicuro” alla stessa stregua di “strade sicure”. Se il Governo ritiene di continuare l’operazione con i soldati per le strade, perché al contempo non riconoscere lo status di Pubblica Sicurezza agli Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera e quindi almeno l’uso dell’arma in dotazione individuale? Il personale svolge già attività di polizia a 360° ma in forza di leggi speciali. Sono anni che ciò è chiesto con insistenza dalle Rappresentanze del personale della Guardia Costiera al fine della tutela fisica e giuridica.
Con il decreto presentato il 10 febbraio il Governo Renzi ha rifinanziato per i primi nove mesi dell’anno le missioni all’estero con 542.177.191 euro. Un consistente risparmio rispetto ai 550 milioni spesi per i primi sei mesi dello scorso anno.
A questi vanno poi aggiunti 170 milioni per i “processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e partecipazione”, di cui 120 milioni servono per finanziare le forze di sicurezza, polizia compresa, in Afghanistan.
A queste voci di spesa si aggiungono altri 85.223.600 milioni per spese logistiche, di trasporto e assicurative mentre per le iniziative di cooperazione allo sviluppo sono previsti 69,7 milioni di euro.
E’ l’Asia il continente per il quale l’Italia spende di più in missioni militari, con 397.983.596 euro mentre le missioni in Europa costano 83.865.796 euro e quelle in Africa 60.327.899 euro.
Lo stanziamento per le operazioni contro lo Stato Islamico (forze aeree in Kuwait, consiglieri militari a Baghdad e in Kurdistan) previste dall’Operazione “Prima Parthica” è di 132,7 milioni con la prospettiva quindi di superare i 150 milioni annui che Analisi Difesa aveva ipotizzato .
Obiettivo dell’intesa - firmata dal presidente dell'Istituto, Massimo De Felice, e dal generale Enzo Stefanini - è la promozione di soluzioni in materia di prevenzione con particolare attenzione ai rischi da esposizione a fibre di amianto aerodisperse nell’ambito di siti, ambienti e aeromobili dei reparti delle Forze armate
(ANSA)- Per Expo ci saranno altri 600 militari a disposizione del prefetto di Milano. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri con il decreto antiterrorismo approvato il 10 febbraio. "Stiamo lavorando da un anno e mezzo con ministero degli Interni, Prefettura e Questura" ha detto il commissario Giuseppe Sala. Il sito dell'Esposizione sarà costantemente controllato da 400 telecamere all'aperto e un migliaio in luoghi chiusi e che, oltre alle forze dell'ordine, saranno operativi un migliaio di vigilantes.
Il sottosegretario ROSSI - nella seduta della commissione Difesa del senato del 14 gennaio scorso, ha risposto all'interrogazione n. 3-01501, a firma dei senatori Marton ed altri e relativa alle quote di partecipazione all'Ente circoli della Marina.
La legge 190 del 2012 prevede che ogni ministero deve avere un responsabile anticorruzione, a sua volta coadiuvato da altri responsabili per i diversi settori dell’amministrazione. Inoltre Ogni ministero ha poi un piano triennale anticorruzione e dei piani ditrasparenza.
Se si ritiene giusto che la Marina per difendere la Nazione debba ammodernare la flotta, perché ciò non può avvenire anche per i mezzi della Guardia Costiera i cui costi sono esponenzialmente inferiori e che svolge un servizio continuo e permanente? Il delegato cocer Ciavarelli, riflette sullo situazione di estremo disagio del personale impiegato nel soccorso di vite umane.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare italiana, rispondendo ad una delibera del Cocer, in merito alla proposta emendativa presentata dall’On. Giachetti al Decreto Legge 90 del 24/06/14 convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto, n.114 riferito alla mobilità volontaria e obbligatoria dei controllori del traffico aereo dell’Aeronautica Militare facente servizio presso alcuni aeroporti militari in chiusura, conferma quanto già ipotizzato dai rappresentanti del personale e dalla società ENAV SPA ovvero che non vi sarà nessun passaggio di militari al mondo civile.
La questione del risarcimento del danno conseguente da esposizione ad uranio impoverito, alla luce della recente giurisprudenza.
Mauro Moretti, amministratore delegato di Finmeccanica, il 9 febbraio, è intervenuto a un convegno al Centro Alti Studi della Difesa e, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, ha auspicato un aumento delle spese militari. Perché, secondo quanto riporta un dispaccio Ansa, in Italia ci sono “scarse risorse” destinate alla difesa e se vogliamo allinearci agli altri paesi dovremmo aumentare la spesa in questo settore, aggiungendo che “alla politica non bisogna chiedere solo più soldi, ma anche programmi pluriennali più certi”. A sostenere le affermazioni del Moretti il ministro della Difesa Pinotti, ha affermato che: “Dobbiamo dare una mano alla nostra industria e alle sue eccellenze, perché questo può portare frutti a tutto il sistema-paese...." IL commento di Toni De Marchi sul "Fatto Quotidiano".
Un articolo de ilfattoquotidiano.it smentisce quanto sostenuto sul blog di Beppe Grillo contro il capo dello Stato.Secondo quanto riportato dal giornalista Lorenzo Sani sul blog di Beppe Grillo, ancora all'inizio del 2001 l'allora ministro della Difesa negava sia l'uso dei proiettili che la relazione con le malattie. Ma le trascrizioni delle dichiarazioni dell'epoca dicono che il candidato al Quirinale si limitò a non dare per dimostrata la relazione causale ma istituì una commissione ad hoc.
La Marina Militare ha annunciato, come fa ogni sei mesi, che una sua nave da combattimento è in partenza per la missione antipirateria nell’Oceano Indiano nell’ambito dell’operazione europea Atalanta. Lo ha già fatto 19 volte e la missione è sempre la stessa: pattugliare le acque somale, scortare i mercantili in transito e cooperare con le marine locali pere migliorare la sicurezza marittima.
Questa volta però il ministro della Difesa Roberta Pinotti, all’ultimo momento, ha bloccato tutto annullando la missione della fregata Grecale senza spiegazioni. Cose inaudite in un Paese normale ma non nella terra dei cachi italica dove può accadere anche che il Ministro della Difesa annulli le missioni delle forze armate e ne smentisca i vertici ridicolizzando la Nazione agli occhi del mondo e degli alleati.
Con i militari della brigata alpina anche quelli dell'Ariete, della Pozzuolo e della Taurinense, che annunciano il ricorso al Tar per ottenere straordinari e festivi.
Campi giovani internazionali a favore dei figli del personale militare e civile appartenente ai Ministeri della Difesa di tutti i Paesi associati. Per l’estate 2015, i giovani saranno ammessi ai seguenti tre campi: - l’International CLIMS Camp 2015, avrà luogo presso la base logistica montana di Colle Isarco (Italia), in Alto Adige, a circa 75 km a nord di Bolzano, presso un soggiorno dello Stato Maggiore dell’ Esercito, nel periodo dal 22 luglio al 5 agosto 2015.
Dal Corriere.it - Il post si intitola «Mattarella e l’uranio impoverito» a firma Lorenzo Sani, giornalista «Ho avuto occasione di incontrare il candidato di Renzi al Quirinale, Sergio Mattarella, quando questi era ministro della Difesa del governo Amato - si legge nel post - chiedo scusa per la lunghezza del post, ma lo devo a tanti ragazzi che non potranno mai leggerlo. Lavoravo da qualche mese sulla vicenda dell’uranio impoverito e sull’impressionante numero di leucemie linfoblastiche acute e linfomi tra i nostri militari che erano o erano stati in missione nei Balcani, soprattutto in Bosnia, ma non solo. Sergio Mattarella negò a più riprese il possibile nesso tra l’insorgere delle patologie e il servizio...».